Sono trascorsi più di cinque anni da quando, nell’ottobre del 2015, fu annunciato in pompa magna che Bagno a Ripoli, unico comune non capoluogo di provincia (accanto a Firenze, Livorno, Siena, Grosseto e Lucca), aveva firmato con la Regione il protocollo per avviare il progetto “Centomila orti in Toscana” finalizzato a incentivare la realizzazione di nuovi orti ed al recupero di quelli già esistenti in ambito urbano.
I nuovi orti avrebbero dovuto nascere a Bagno a Ripoli, Grassina e Antella. A tutt’oggi nessuna zucchina, nessun pomodoro ha visto la luce nelle aree a suo tempo individuate.
Da un ritardo a uno slittamento, da una pausa all’altra, si è arrivati ai giorni nostri con la giunta che alcuni giorni fa ha approvato il progetto per lavori complementari di realizzazione di una rampa per l’accesso dei disabili e la sostituzione della recinzione nell’area battezzata “L’orto nel bosco”, che si trova all’interno del giardino dei Ponti, a Bagno a Ripoli, quasi di fronte all’area cani, l’unica parzialmente allestita.
L’intervento, per un importo complessivo di 9.633 euro, che prevede venti giorni di lavoro, è stato affidato alla ditta Fratelli Buccelletti di Castiglion Fiorentino.
“In relazione alla tempistica di affidamento – si legge nella relazione tecnica che accompagna il progetto – si evidenzia la sussistenza di motivazioni di urgenza connesse con le finalità di non incorrere nella perdita del finanziamento (il 70% è a carico della Regione ndr) ed avvio della fase attuativa di assegnazione e gestione degli orti”, il cui bando pubblico risale all’aprile del 2019.
Se sono rose… pardon… Se son cavoli, fioriranno.