C’è anche il paradosso nella storia infinita della Variante di Grassina: il lungo stop ai lavori comporta un piccolo guadagno per le casse del Comune di Bagno a Ripoli.
Le aree di cantiere lungo il percorso della Variante occupano anche terreni che non saranno coperti dalla nuova strada. Per questa occupazione temporanea è prevista una indennità da versare ogni anno ai proprietari sia privati che pubblici.
Alcuni di questi terreni sono di proprietà del Comune di Bagno a Ripoli che, in questi anni di lavori bloccati, ha incassato la relativa indennità. L’ultima in ordine di tempo è stata deliberata qualche giorno fa dalla Città Metropolitana, committende della Variante di Grassina.
Per l’occupazione temporanea delle aree di sua proprietà, dal novembre 2020 al novembre 2021, sarà versata al Comune di Bagno a Ripoli la somma di 18.709,25 euro. Soldi a cui l’Amministrazione comunale non vede l’ora di rinunciare perché vorrebbe dire che la Variante da miraggio si è trasformata in realtà.
Per i più curiosi ecco il “tariffario” con il valore al metro quadrato delle indennità di occupazione: area non edificabile € 47,00; bosco alto fusto € 3,00; resede impianti di depurazione € 50,00; parco/giardino € 35,00; seminativo arborato € 8,00.
Interessante articolo.
È possibile sapere se le cifre indicate alla fine dell’articolo nel cosiddetto tariffario sono relative all`indennità di occupazione temporanea e se sono annuali?
Grazie
Raffaello Cammunci
Risposta affermativa a entrambe le domande.