Il Comune vincoli all’esproprio il terreno (circa 1.900 metri quadrati) sul quale sorge il Leccio di Belmonte, destinandolo a verde pubblico: è la richiesta degli Amici del Leccio di Belmonte formalizzata in un’osservazione al nuovo Piano operativo del Comune di Bagno a Ripoli.
Il comitato che vuole riportare alla fruizione pubblica l’albero secolare, particolarmente caro alla comunità dell’Antella, che ha come portavoce il fotografo antellese Andrea Rontini, ha raggiunto già i 300 iscritti.
La proprietà di tutta l’area, compresi gli edifici, è della Misericordia di Firenze che ottenuta come volontà testamentaria della signora Donella Torrigiani.
“La pianta si stima avere un’età di circa 500 anni – si legge nell’osservazione al Piano operativo – . Coltivata, per molti anni, con straordinaria attenzione alle forme; proverbiale era la particolare perizia con cui veniva effettuata la potatura della chioma tanto che comunemente si diceva che la sommità ‘era pari come un tavolo da biliardo’. Ultimamente, a causa di varie vicissitudini, tale condizione si è deteriorata fino alla recente rottura di un grande ramo che ne ha modificato quell’unità armonica che era una propria caratteristica. Pertanto, per una diffusa crescente preoccupazione e in considerazione del cambio di proprietà già avvenuto per volontà testamentaria della signora Donella Torrigiani a favore della Misericordia di Firenze, il Comitato Amici del Leccio di Belmonte si inserisce al fine esclusivo di salvaguardare l’Albero dimenticato per troppi anni… Nello specifico si chiede che la suddetta area, evidenziata nell’allegato estratto di mappa, venga tutelata con destinazione di verde pubblico o similare e che a tal fine le venga apposto il vincolo preordinato all’esproprio”.