“Il Ciclone” si abbatterà su Bagno a Ripoli, venerdì 9 dicembre. L’epicentro sarà al Teatro comunale di Antella. L’ora X scatterà alle 21. Il film culto, di cui Leonardo Pieraccioni (che a Bagno a Ripoli abita) fu regista e interprete principale, e i tanti retroscena sono il tema del libro “Il Ciclone quando passa” (edito da Porto Seguro), scritto da Enrico Zoi e Philippe Chellini, che verrà presentato al pubblico.
Il libro racconta la storia del celebre film, uscito nelle sale nel dicembre del 1996, esattamente vent’anni fa. I due autori hanno raccolto le testimonianze del regista e protagonista e degli attori, costruendo un libro che non è un saggio, ma una narrazione viva e fresca di un momento unico nella storia del cinema italiano. Il film incassò infatti settanta miliardi delle vecchie lire e restò nelle sale per un anno intero. “Il Ciclone quando passa” presenta numerose testimonianze inedite, ritratti degli interpreti come sono oggi e un singolare referendum sul tema “Il Ciclone 2: sì o no?”. Il libro è preceduto da un saluto di Leonardo Pieraccioni, che sarà presente alla serata insieme ad altri ospiti.
Intervista con gli autori
Quando e a chi è nata l’idea del libro?
L’idea del libro sul ‘Ciclone’ in realtà nasce nella nostra testa di cinefili accaniti già in occasione del quindicesimo anniversario, quindi nel 2011, però oggettivamente era una ricorrenza un po’ anomala: vent’anni fanno tutto un altro effetto.
Come è avvenuto il primo contatto con Pieraccioni?
Conosciamo Leonardo da diversi anni. Il primo contatto risale addirittura al dicembre 1995, quando Enrico lo intervistò per Nuova Enigmistica Tascabile in occasione della prima dei ‘Laureati’. Da allora, tra altre interviste e incontri nel palazzo comunale di Bagno a Ripoli, scambi di mail e, recentemente, di messaggi Whatsapp, abbiamo perso il conto dei contatti.
Quali sono gli attori del film intervistati?
Abbiamo intervistato tutti gli attori (e non solo) più importanti. Li elenchiamo in ordine alfabetico: Massimo Ceccherini, Tosca D’Aquino, Barbara Enrichi, Natalia Estrada, Sergio Forconi, Lorena Forteza, Alessandro Haber, Paolo Hendel, Benedetta Mazzini, Gianni Pellegrino e naturalmente Leonardo Pieraccioni, dalla cui narrazione abbiamo attinto a piene mani. Inoltre, abbiamo raccolto le testimonianze di Alessandro Calosci, organizzatore generale, e di Giovanni Veronesi, cosceneggiatore.
Chi è stato/a il/la più disponibile a farsi intervistare? Qualcuno ha rifiutato?
Tutti sono stati disponibilissimi e molto felici di raccontarci la loro esperienza con Il ciclone. Nessuno ha rifiutato, diciamo che il Ceccherini è stato quello che ci ha fatto penare un po’ di più, ma rientra nel suo eccentrico e simpaticissimo personaggio. Personaggio nella vita, non sullo schermo.
Le risposte sono state serie o in linea con i personaggi?
Sono state serie, anche quando erano divertite o quando citavano episodi e battute del film. Solo la testimonianza del Ceccherini – sempre lui! – è in linea con il personaggio, ma più con quello del suo reale quotidiano che con il Levante del film.
Qualche aneddoto durante la lavorazione del libro.
Ogni intervista è un aneddoto. Per la loquacità di tutti, per la schiettezza particolare di alcuni, per la bellezza che ciascuno ha messo nei suoi ricordi e nelle sue narrazioni. Ci siamo divertiti molto, scoprendo anche meglio il lato umano dei vari attori, anche se alcuni, come Barbara Enrichi, Sergio Forconi o, come già detto, lo stesso Pieraccioni, li conoscevamo già piuttosto bene. Se proprio dobbiamo estrapolare qualcosa di preciso, allora rispondiamo con la megaintervista a Leonardo, un pomeriggio intero di giugno a casa sua, lui che, dal suo divano, ci racconta la storia del ‘Ciclone’, mimandola, recitandola, mettendola letteralmente in scena. Divertentissimo, uno spettacolo di simpatia.
Pieraccioni ha voluto leggerlo prima di darlo in stampa?
Siamo stati noi a chiedere a Leonardo di rileggere il nostro lavoro prima di consegnarlo all’editore. Non volevamo che ci fossero errori, sviste od omissioni. Lui è stato, come sempre, gentilissimo e molto rapido nello svolgere il suo compito.
Gli autori
Enrico Zoi: Fiorentino, 57 anni, si divide tra famiglia, cinema, teatro, giornalismo, musica e poesia. E’ addetto stampa del Comune di Bagno a Ripoli e ha pubblicato migliaia di articoli, recensioni e interviste su testate locali, nazionali ed estere. Con Philippe Chellini, è il biografo cinematografico di Alessandro Benvenuti. Tifoso della Fiorentina, nel 2012 ha dedicato un libro alla sua squadra del cuore: “Firmamento viola”.
Philippe Chellini: Vive a Sorgane e per diciotto anni ha lavorato alla segreteria del sindaco a Bagno a Ripoli. Attualmente è all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune. Ha scritto alcuni brevi saggi e articoli di letteratura e cinema. Si diletta a “strimpellare” il pianoforte e la chitarra.