Gli uomini di punta del centrodestra fiorentino stamani alla biblioteca comunale di Ponte a Niccheri per la presentazione di Michele Barbarossa, candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, a Bagno a Ripoli. A lanciare Barbarossa nella corsa eletorale, l’onorevole Giovanni Donzelli, l’onorevole Chiara La Porta, il senatore Paolo Marcheschi, il consigliere regionale Francesco Torselli, il segretario comunale del Carroccio Federico Bussolin, il coordinatore ripolese di Forza Italia Massimo Laschi.
Stavolta tutti uniti intono al candidato. Un clima ben diverso rispetto a cique anni fa quando il candidato sindaco Alberto Acanfora fu lasciato completamente solo, costretto ad autopresentarsi.
“Barbarossa è il miglior candidato sindaco per il cambiamento che serve a Bagno a Ripoli”, ha sentenziato Donzelli. “Ha saputo aggregare consensi di Fdi, Lega e Fi – ha sottolineato Marcheschi – Non voglio più sentire che a Bagno a Ripoli il centrodestra è mancante. Vogliamo creare una struttura che duri anni, non solo per le elezioni”. “Bagno a Ripoli per il centrodestra è uno dei comuni più difficili della Toscana e quindi d’Italia – ha ammesso Torselli – Ma qui il Pd si vanta del Viola Park, che ha costruito la Fiorentina non il Comune, e della buona amministrazione del sindaco Casini che ha stracciato la tessera di quel partito”. “Anche gli elettori del Pd voteranno Barbarossa”, ha aggiunto, forse con un pizzico di ottimismo, Bussolin.
Il candidato sindaco c’è, il programma ancora no. “Avvierò una campagna di ascolto fra la gente per conoscere quali sono le necessità – annuncia Barbarossa – La mia intenzione è andare incontro alle mille piccole esigenze di tutti i giorni. C’è tempo per il programma”. Anche su scelte strategiche, come quelle urbanistiche, il candidato del centrodestra attende il parere dei cittadini: “Mi troverò atti già approvati, potremo modificare poco. Uno dei punti fondamentali è la tutela del territorio – ha detto -. Cercherò di provare a ridurre l’impatto edificatorio sul territorio di Bagno a Ripoli. Ciò che modifica la struttura del comune non la vedo come una scelta nell’interesse della cittadinanza. Le modifiche dopo il confronto coi cittadini, in base alle loro indicazioni e preferenze”.
Così Barbarossa giustifica un post (ora prudentemente cancellato), fatto sulla propria pagina Facebook nel 2021, dove esaltava l’assalto al palazzo del Congresso degli Stati Uniti, con l’auspicio che potesse avvenire anche in Italia. Non il massimo per chi aspira a diventare sindaco, quindi uomo delle istituzioni: “L’assalto a Capitol Hill è una pagina di storia Usa che resterà eccezionale. Quando non si vede la volontà popolare espressa in maniera corretta, questo può dare origine a azioni non belle. Il mio elogio era alla libertà di espressione, non violenta, che deve essere sempre tutelata. La mia difesa di quell’azione va valutata nel contesto in cui si è sviluppata”.