L’articolo di QuiAntella sull’aumento della Tari (clicca qui per leggere), le proteste che si sono scatenate sui social da parte degli utenti privati e la nota della Cna a nome delle imprese artigiane, hanno convinto l’Amministrazione comunale a dare una spiegazione della decisione approvata nel Consiglio comunale del 25 luglio.
“Per quattro anni, da quando è entrato in vigore il porta a porta, il servizio non ha mai subito rincari nel nostro comune – dice l’assessore all’ambiente del Comune di Bagno a Ripoli Enrico Minelli – Questo dimostra che l’aumento di oggi, pari al 5% (5,7% per l’esattezza nrd), ben al di sotto dei rincari registrati in molti altri comuni dell’area metropolitana a inizio anno, dipende dal porta a porta solo in maniera residuale”.
Rispondendo alle associazioni di categoria, che il Comune incontrerà nelle prossime settimane, Minelli spiega che “se i costi della bolletta fissati dal gestore unico oggi aumentano è soprattutto perché aumentano i costi dello smaltimento dei rifiuti, per il quale anche il nostro comune deve avvalersi di impianti di smaltimento, riciclo e riuso collocati fuori dal territorio metropolitano. Se la nostra regione non diventerà autosufficiente sotto questo profilo è irrealistico pensare che i costi sul lungo periodo possano diminuire”.
“Finora – prosegue l’assessore -, non solo siamo riusciti a evitare rincari, ma abbiamo messo a disposizione dei cittadini nelle aree interessate dal porta a porta un pacchetto di sgravi fino al 10% sulla parte variabile dell’imposta per i primi due anni dall’attivazione del servizio. Mentre per le imprese non solo abbiamo allestito un servizio ad hoc che ritira in modo puntuale le varie tipologie dei rifiuti, con un sistema ‘personalizzato’ che non ha eguali nell’area fiorentina, ma abbiamo aperto le porte del Centro ecologico di Campigliano, prima ad esclusivo servizio delle utenze domestiche”.
Minelli ricorda inoltre che le tariffe per le piccole botteghe artigiane, a Bagno a Ripoli, sono tra le più basse di tutta l’area fiorentina. Il Comune inoltre per venire incontro alle realtà commerciali e produttive ha previsto un sistema di sconti per start up e botteghe storiche, categoria quest’ultima in cui rientrano numerose attività artigianali di considerevoli dimensioni.
“Ciò premesso – aggiunge l’assessore – abbiamo deciso di posticipare all’inizio del prossimo anno la riorganizzazione complessiva del porta a porta, inizialmente prevista per luglio, che avrebbe comportato dei risparmi rispetto ad oggi. La riorganizzazione così partirà in concomitanza con l’estensione del servizio alle frazioni collinari, al capoluogo e, in condivisione con il Comune di Firenze, alla frazione di Ponte a Ema. Contestualmente avvieremo nuovi strumenti di raccolta, come i mastelli per carta e indifferenziato, con l’obiettivo di superare il 70% di raccolta differenziata”.