E’ iniziata con una giornata full immersion all’Antella la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Betori alla parrocchia. Mattinata dedicata alla vista ai luoghi di culto e al Centro Stenone, pranzo in canonica con i parroci don Moreno e don Mario, pomeriggio diviso tra incontro con i bambini della scuola Santa Maria, con gli atleti del circolo del tennis e con i volontari della Misericordia di Antella.
Due cordoni di bambini festanti hanno accolto cantando il cardinale nel cortile della scuola Santa Maria. Accompagnato dalla direttrice Beatrice Gessini e dalla responsabile del nido e della segreteria Lucia Berlincioni, l’arcivescovo Betori ha visitato tutti locali della scuola (“Molto bello qui, avete tanti spazi a disposizione”) e dialogato con i bambini nelle classi. In giardino ha incontrato i più piccoli. “C’è qualcuno che si chiama Giuseppe come me? – ha chiesto – Nessuno? Allora chiedete ai vostri genitori un fratellino da chiamare Giuseppe, e se è una sorellina… Giuseppina”.
Quindi l’arcivescovo ha risposto ad una raffica di domande preparate dagli alunni della scuola, tutti riuniti, con maestre e un gruppo di genitori. “Queste sono domande da scuola di teologia”, ha commentato Betori, un po’ in difficoltà nello spiegare a bambini dele elementari concetti come la reincarnazione e la Trinità. Poi i quesiti sono andati sul personale: “Quando ho deciso di fare il prete? Ero in quarta elementare, mio padre mi voleva ingegnere ma io ho seguito ciò che per me voleva Gesù. Ho fatto 13 anni di seminario e a 23 anni sono diventato sacerdote”. La mitria è uguale per tutti i vescovi? “Dipende dalla misura della testa”, ha risposto scherzando Betori. L’incontro si è concluso con bambini e insegnanti che hanno dedicato al cardinale una canzone cantata in coro.
Seconda tappa del tour il circolo del tennis. Qui l’arcivescovo ha incontato il prsidente Paolo Baldini, lo storico maestro Calvelli, alcuni componenti del consiglio direttivo ed un gruppo di giovani tennisti in erba. “Io non sono molto sportivo, ma quando ero a Roma – ha raccontato il cardinale – da giovane prete ho giocato qualche volta”.
Gran finale del pomeriggio con visita alla Misericordia di Antella. Betori è stato accolto dal vice governatore Alessandro Fiani (il governatore Calvelli è infortunato) e dal vice provveditore Jacopo Bonciani. “La mia prima uscita pubblica appena nominato arcivescovo di Firenze – ha detto Betori – fu proprio all’Antella, per benedire una nuova al del cimitero monumentale che tornerò a benedire sabato 15”. L’arcivescovo ha visitato i locali dei volontari, il garage con i mezzi di soccorso, gli ambulatori medici e le sale di rappresentanza stringendo mani e dispendando sorrisi e benedizioni. Un piccolo buffet ha concluso la visita del cardinale: “Una pizzetta la mangio volentieri”.