Certamente il Viola Park e lo stabilimento Givenchy; forse addirittura la Variante di Grassina: il 2023 a Bagno a Ripoli si preannuncia come un anno di inaugurazioni top e di avvio di nuovi progetti. Ne è convinto il sindaco Francesco Casini, che ha recuperato la serenità dopo le tribolate settimane del passaggio dal Pd a Italia Viva.
Sindaco, come sono i rapporti in giunta dopo il cambio di maglia?
“Ottimi. Abbiamo lavorato benissimo in questi anni e il buon senso suggerisce di continuare così. Ho la massima fiducia nei mie assessori”.
E loro in te?
“Penso di sì, soprattutto sul lato amministrativo. Nel 2019 ci siamo impegnati con i cittadini su un programma. L’obiettivo corale è conseguire i traguardi fissati entro fine mandato e poi negli anni successivi. Le scelte politiche saranno caratterizzate in futuro anche in base a cosa accadrà a livello nazionale”.
Quando arriverà Givenchy a Bagno a Ripoli?
“A primavera è prevista l’inaugurazione. Recentemente ho incontrato il management dell’azienda. E’ in corso la ristrutturazione dello stabilimento in via di Vacciano, dove c’era Fendi che si è appena trasferito nella nuova sede a Capannuccia”.
Come userete l’alloggio in via Roma confiscato alla criminalità organizzata?
“Deve essere utilizzato a fini sociali. Penso a situazioni di emergenza abitativa per famiglie di Bagno a Ripoli”.
E delle due palazzine su via di Tizzano che fanno parte dell’area acquistata da Fendi?
“Fendi le ha ristrutturate e le ha cedute al Comune in comodato d’uso gratuito; un extra oltre agli oneri di urbanizzazione pagati. Anche per questo dobbiamo ringraziare l’azienda che ha e reso più bello l’ingresso di Capannuccia. Le palazzine saranno messe a diposizione per nuovi servizi socio sanitari e progetti rivolti ai giovani e alle fragilità”.
Superati tutti i problemi per il parcheggio scambiatore della tramvia in via Pian di Ripoli che servirà anche al centro sportivo della Fiorentina?
“Tra pochi mesi il Viola Park sarà una realtà e noi stiamo lavorando alla logistica affinché i tifosi viola e chi vorrà visitare il centro, possa parcheggiare senza problemi ed anche arrivarci con il mezzo pubblico. Stiamo valutando aree di proprietà comunale, come quella di via Granacci, dove la tramvia avrà il capolinea, in cui allestire parcheggi provvisori in attesa che sia ultimato lo scambiatore. Il Comune di Firenze ha stralciato il progetto del parcheggio da quello della tramvia in modo che si possa operare direttamente noi come Comune di Bagno a Ripoli, ma occorre attendere il via libera dal ministero. Contiamo di avviare i primi interventi tra febbraio e marzo”.
Mi pare che i lavori della Variante di Grassina stiano procedendo a rilento…
“Non è così. Sulla collina di Belmonte stanno lavorando, siamo nei tempi. Stiamo organizzando sopralluoghi con la ditta e i tecnici della Città Metropolitana con i quali faremo il punto una volta alla settimana. L’obiettivo è completare l’opera entro primavera 2024, anche se i tecnici dicono che è fattibile entro il dicembre 2023. Ad oggi sono soddisfatto di come sta lavorando l’impresa Rosi Leopoldo”.
Questo per quanto riguarda il primo lotto Ponte a Niccheri-Capannuccia. E per il secondo da Capannuccia all’Ugolino?
“Dovremo vederci con Città Metropolitana e Regione, ad aprile faremo un punto sulla situazione. Lavoriamo anche per il finanziamento del terzo lotto, cioè l’adeguamento di via di Tizzano da Ghiacciaia a Capannuccia. Servono 2,5 milioni che ancora non ci sono. Sto cercando di ottenerli da Autostrade”.
Ottimista anche sul Ponte di Vallina?
“Sono preoccupato. Ci sono lo stanziamento di 55 milioni e il progetto, ma se non parte la fase operativa c’è il rischio che i soldi vengano dirottati su altre opere. Confido nell’intervento della Regione”.
Nella campagna elettorale del 2014 facesti la promessa di “portare il treno a Bagno a Ripoli” con la passerella sull’Arno tra Vallina e la stazione di Compiobbi: otto anni dopo…
“I lavori procedono. Hanno già fatto i basamenti sulle sponde dell’Arno. Ci sono stati dei problemi per la piena del fiume. Spero di poterla inaugurare entro fine mandato”.
Il nuovo ingresso dell’ospedale dell’Annunziata avrebbe dovuto essere completato entro il 2022, che ormai è terminato…
“Ho sollecitato anche recentemente la Asl per la conclusione dei lavori. C’è stato il problema del rincaro dei prezzi dei materiali ma stanno trovando le soluzioni. Auspichiamo che i lavori siano ultimati quanto prima per ridare decoro alla zona, anche con la ristrutturazione del parcheggio da parte di Autostrade”.
A proposito di autostrade: non hai atteso troppo a fare la faccia dura visto i tanti problemi causati dai lavori della terza corsia ai cittadini?
“Sì, forse ho aspettato troppo a fare la faccia dura, è il mio cruccio. Ho avuto troppa fiducia. Però va riconosciuto che il lavoro di concertazione con Autostrade ha portato dei frutti per la comunità. Come i quattro milioni per le nuove piantumazioni. E non si tratta di parole ma di impegni precisi presi e firmati. E’ molto complesso lavorare con realtà così importanti, mi aspettavo un atteggiamento diverso, speravo in un maggior rispetto per il territorio”.
I nuovi strumenti urbanistici, Piano strutturale e Piano operativo, non sono ancora stati approvati: come mai?
“Sono il risultato di un percorso lungo, fatto di ragionamenti e ascolto dei cittadini. Spero che i lavori della commissione urbanistica non si prolunghino oltre marzo/aprile”.
Ci sarà un’ulteriore riduzione delle nuove edificazioni previste?
“No, non verranno ridotte ulteriormente. Una forte riduzione delle volumetrie è stata concordata, anche con l’assessore all’urbanistica Frezzi, nei mesi scorsi dopo le osservazioni di Soprintendenza e Regione. So che ci sono ancora polemiche sulle previsioni per il Pian di Ripoli. Su quel triangolo, costituito da terreni privati incolti, non abbiamo l’obiettivo di costruire case ma di ridefinire il centro urbano di Bagno a Ripoli. Sarà un pezzo di città parco, con tantissimo verde, usufruibile da tutti i cittadini. Con l’acquisizione pubblica dei terreni cancelleremo ogni appetito edificatorio, anche per il futuro”.
C’è una pressione del Pd ripolese per un ulteriore ridimensionamento della superficie per nuove costruzioni?
“No, nessuna pressione in questo senso”.
Quando sarà raddoppiato il giardino della Resistenza all’Antella?
“E’ già nelle previsioni urbanistiche. Finanzieremo il raddoppio del giardino e il restyling della scuola Michelet con l’introito dalla vendita degli immobili lasciati in eredità al Comune dalla signora Marisa Migliorini. L’intenzione è di alienare quanto prima gli immobili per poi passare all’acquisizione dei terreni e alla gara d’appalto. Ma questa è un’eredità che lascerò al prossimo sindaco”.
A che punto siamo col parco di Sorgane?
“Dobbiamo accelerare. Il parco è stata una richiesta dei cittadini. Ho seguito in prima persona il progetto finanziato dai fondi del Pnrr. Siamo pronti per l’acquisizione dell’area. Presto presenteremo il progetto esecutivo alla cittadinanza, poi sarà indetta la gara per l’appalto. Entro l’estate possono partire i lavori, pronto in sei mesi. Sarà bellissimo”.
E con il parcheggio sull’area della Casa del popolo di Grassina?
“Seguono l’iter gli assessori Pignotti e Frezzi. E’ un progetto a cui tengo moltissimo che purtroppo, per qualche ritardo nel passaggio di proprietà, non è rientrato nel Pnrr. Auspico in tempi brevi l’acquisizione dell’area, quindi progetto esecutivo e appalto. Penso anche a un nuovo parcheggio davanti alla sede della Fratellanza popolare, ma in tempi più lunghi”.
Che effetto ti fa vedere la Città Metropolitana dialogare con Mondeggi bene comune? Tu non hai mai avuto grandi rapporti con quella comunità.
“Io con il gruppo che sta portando avanti il percorso di presenza legale sono sempre stato disponibile a discutere, ma c’era necessità di uscire dall’illegalità. Si può creare un progetto di agricoltura contadina nell’ambito di un piano più ampio che prevede l’uso pubblico di villa, terreni e coloniche. Ora occorre entrare nel vivo e coinvolgere la cittadinanza nella progettualità”.
Aumenterà la Tari nel 2023?
“L’obiettivo sarebbe di non aumentarla. Comunque cercheremo di contenere un eventuale ritocco della tariffa, ma esula dal bilancio comunale. Paghiamo la mancanza di impianti per il trattamento dei rifiuti nella nostra area, Firenze, Prato, Pistoia”.
A Bagno a Ripoli potrebbe esserci un’area per ospitare un impianto per i rifiuti?
“No, Bagno a Ripoli per la sua conformazione non è in grado accogliere impianti di questo tipo”.
Qualcuno però dovrebbe accettare di prenderlo, se tutti i Comuni rispondono così…
“Il nostro territorio ha già dovuto subire la terza corsia dell’autostrada, non siamo in grado di sostenere altro”.
Buongiorno
Francamente sono perplessa da questa intervista al Sindaco Casini.
In quanto il PD di Bagnò a Ripoli (non tutto, però) sosteneva di averlo ingabbiato e che le comunicazioni avrebbero rispettato un equilibrio tra il primo cittadino e gli assessori.
Inoltre la conduzione avrebbe dovuto essere collettiva.
Il risultato era scontato in quanto i poteri del sindaco dipendono dalla legge dello stato e non da patti politici.
Sono inoltre sorpresa che sia lui ad avere ritrovato la serenità dopo il cambio di casacca da PD AD ITALIA VIVA.
Forse gli elettori del PD lo sono un po’ meno (sereni naturalmente)
Vorrei sapere se durante i sopralluoghi in via di belmonte qualcuno si è accorto che lungo il ciglio della strada all ‘altezza delle prime case, salendo, sulla destra, ci sono due pali, uno di cemento e l’altro di legno, probabilmente uno per l’energia elettrica e l’altro per il telefono, che sono uno completamente spezzato e l’altro quasi abbattuto con i relativi cavi tirati tra i rami degli alberi che prima o poi si
romperanno lasciando gli abitanti della zona al buio o isolati…. Inoltre ci sono diversi alberi stroncati, rami rotti……
Qualcuno può controllare ed intervenire per favore?
Buttateci un occhio quando venite a fare jogging!
Grazie