Impiegare un certo numero di detenuti in lavori di pubblica utilità: è questo il progetto per il recupero di Mondeggi, al quale stanno lavorando Città Metropolitana, Casa Spa, Garante dei detenuti del Comune di Firenze e comunità di Mondeggi bene comune.
Un sopralluogo alla villa, alle coloniche e ai campi coltivati a vigne e olivi è avvenuto il 20 maggio scorso. Erano presenti la sindaca di Pontassieve Monica Marini, consigliera della Città Metropolitana con delega al patrimonio; Simone Tani, funzionario della direzione generale della Città Metropolitana; Luca Talluri, presidente di Casa Spa (la società che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’area fiorentina); il garante per i detenuti del Comune di Firenze, Eros Cruccolini.
L’iniziativa è stata della Città Metropolitana che per Mondeggi sta cercando di trovare una soluzione diversa dalla vendita e, a questo scopo, ha avanzato la proposta del coinvolgimento dei carcerati. Il Dipartimento di Giustizia ha dato la disponibilità a collaborare al progetto e incaricato di seguirlo al Garante dei diritti dei detenuti. L’idea è di impiegare i carcerati per la pulizia dei terreni, il restauro delle coloniche ed altri lavori di pubblica utilità sul territorio di Mondeggi. E’ stato sottolineato come il progetto, oltre a manutenere il patrimonio di immobili e colture, avrebbe una ricaduta di carattere sociale di grande valore.
Nel progetto è coinvolta la comunità di Mondeggi bene comune. Dopo il sopralluogo si sono susseguite una serie di riunioni tra i tecnici della Città Metropolitana e alcuni portavoce del movimento che da sette anni occupa abusivamente alcune coloniche e svariati ettari di terreno a Mondeggi. Il tentativo è aprire un dialogo per integrare l’esperienza di Mondeggi bene comune con il progetto per l’impiego di carcerati. Per ora si tratta di contatti informali che dovrebbero portare alla stesura di un piano preliminare su cui aprire poi il dibattito a livello di istituzioni.
L’idea è di quelle giuste da perseguite anche se ci saranno da superare pregiudizi terra la popolazione come quando si parla di Roma, se dovesse andare avanti il progetto dovremo pensare ad un Referendum ristretto ai territorio interessati, la campagna elettorale sarebbe valida per una informazione corretta.