Entrare oggi al Crc Antella è come infilarsi in una macchina del tempo. La galleria di foto esposte da ieri pomeriggio nell’ingresso del circolo, riporta le lancette dell’orologio indietro di 60 anni per il paese e i suoi abitanti, ma più in generale mostra in sintesi la faccia di un’Italia che fa ormai parte dei libri di storia. L’inaugurazione della mostra fotografica, curata da Massimo Casprini, è l’evento con cui il presidente del Crc Antella, Alessandro Conti, ha voluto aprire le celebrazioni per i 60 annia dalla posa della prima pietra per la costruzione del circolo, avvenuta il 2 giugno del 1958 alla presenza dell’allora sindaco Bruno Cocchi e del presidente del Crc Ubaldino Baldini.
“Una persona visionaria e concreta”, lo ha definito Conti in un breve discorso in cui trapelava grande emozione. “Per costruire il circolo furono superati tanti ostacoli, fu uno sforzo condiviso, al di là delle casacche, da tutta la popolazione dell’Antella. La scelta vincente fu costruire la sala da ballo. Da lì – ha ricordato Conti – sono passati i migliori artisti del Festival di Sanremo, da Mina a Morandi, ed è stato quello che ci ha dato la possibilità di ripagare la realizzazione del circolo. Oggi questo è un luogo di aggregazione aperto a tutti. Dove i giovani, che fanno servizio al bar o in pizzeria, iniziano un percorso di vita”.
“Il Crc Antella – ha detto nel suo intervento di auguri il sindaco Francesco Casini – è un punto di riferimento per tutto il teritorio dove si impara a stare insieme. Qui c’è una condivisione di valori. Il circolo è sempre crsciuto anche grazie alla sua discoteca che, nonostante alcune critiche, lo ha reso noto in tutta la Toscana (è appena stato rinnovato il contratto con il Pavoreal per i prossimi cinque anni ndr), insieme al cinema e alla pizzeria. Inoltre il Crc Antella ha dimostrato sempre grande disponibilità nei confronti dell’Amministrazione comunale quando c’è stato bisogno di convocare assemblee con i cittadini. Quindi grazie ai soci e ai volontari che ci mettono impegno e cuore”.