La “battaglia” contro il progetto di ampliamento dell’Isf (Intenational school of Florence), che ha sede in via del Carota, nella valle di Rimezzano, sopra Ponte a Ema, da parte di un gruppo di residenti è arrivata alle vie legali.
Ieri sera al Circolo Acli di Ponte a Ema, durante un incontro pubblico sulla previsione edilizia approvata dal Comune di Bagno a Ripoli il 31 luglio dello scorso anno, sono stati illustrati ai cittadini i contenuti del ricorso presentato al Presidente della Repubblica, che sarà esaminato dal Consiglio di Stato.
La relazione tecnica allegata al documento, redatta da un architetto urbanista, si basa su cinque punti:
1 – l’incongruenza della previsione rispetto al Pit regionale (Piano di indirizzo territoriale) in termini di tutela del paesaggio e del territorio.
2 – la mancanza di un piano sulla viabilità, pur se il documento approvato lo richiede come necessario.
3 – l’esame dell’impatto acustico che rileva come i parametri indicati per le aree agricole sarebbero ampiamente superati in caso di realizzazione del progetto.
4 – il rischio idrogeologico perché la costruzione del nuovo edificio farebbe sì che la velocità di un’eventuale onda di piena verrebbe notevolmente aumentata.
5 – il progetto non ha alcuna ricaduta sulla comunità locale che sarebbe privata di un “bene comune”, l’unica valle rimasta intatta tra l’autostrada e via Roma, sacrificata a un interesse privato.
Gli interventi degli architetti Pino Brugellis, Roberto Budini Gattai e Paolo Gambassi hanno evidenziato tutte le perplessità suscitate da un progetto che insiste su un versante collinare fragile – in un’area che lo stesso documento approvato definisce di “grande pregio paesaggistico” – e hanno inoltre rilevato come l’obbligo di edificare una costruzione “completamente ipogea” sia difficile da ottemperare trattandosi di una scuola.
Avvalendosi della possibilità di realizzare un “ampliamento funzionale” di un edificio non residenziale (meccanismo previsto dalle leggi regionali sul governo del territorio che ha consentito anche la realizzazione del Viola Park) si rende infatti possibile la costruzione di un fabbricato completamente nuovo di 12.000 mq. (inclusi 2.500 mq. di posteggi interrati) su due piani affiancato da un vasto parcheggio realizzato sul versante nord della collina che verrebbe quindi anch’esso deturpato.
Il nuovo assetto della Scuola potrebbe accogliere fino a 800 alunni rispetto agli attuali 220 che già creano innumerevoli disagi al transito nella stretta via del Carota (unica strada di accesso alla scuola) e Ponte a Ema.
Mi ldomando per quale motivo
Non ha citato gli interventi dei due candidati alle primarie del PD Franco Pestelli (molto applaudito) e Francesco Pignotti .
Inoltre non ha citato L a spiegazione introduttiva della consigliera di CA Sonia Redini che ha spiegato documentando tutto L
Iter che ha portato all approvazione in consiglio comunale di questo progetto .
Cordiali saluti
Perché non ho potuto essere presente e ho pubblicato il comunicato stampa che non faceva cenno agli interventi a cui lei fa riferimento.