“Ho dato un’identità a Bagno a Ripoli, è cresciuto l’orgoglio dei suoi cittadini di vivere in questo comune trasformato da dormitorio dorato a luogo attrattivo. Oggi Bagno a Ripoli è uno dei comuni più vivaci di tutta la città metropolitana. Le aziende fanno a gara per venire qui”: parole e musica del sindaco Francesco Casini che ieri ha salutato e ringraziato i cittadini, a due mesi dalla scadenza del suo mandato, dopo dieci anni di governo.
Circa 500 persone hanno affollato il salone eventi del Viola Park, messo a disposizione dalla Fiorentina. La realizzazione diventata simbolo del mandato del sindaco Casini, grazie alla quale il suo nome, e pure quello di Bagno a Ripoli, hanno fatto il giro d’Italia.
Accanto al sindaco gli assessori dell’attuale giunta e di quella passata: Paolo Frezzi, Enrico Minelli, Francesca Cellini, Francesco Pignotti, Eleonora Francois, Annalisa Massari (assente per impegni Ilaria Belli, vicesindaca nella prima giunta).
Stimolato dalle domande della giornalista Eva Edili, il sindaco ha ripercorso i passi più significativi degli ultimi cinque anni. “Il momento più emozionante? La sfilata di Pitti Uomo, nel nuovo stabilimento Fendi a Capannuccia, con cento nuovi assunti”. Un rimpianto? “Non poter inaugurare le tante cose che sono state avviate: dal nuovo polo scolastico alla Variante di Grassina. Lo farà chi verrà dopo di me e… spero di essere invitato”.
Realizzazioni fatte e giudizi flash dei cittadini hanno caratterizzato un video di 14 minuti che delinea in sintesi il bilancio di cinque anni di governo. Il video è stato realizzato da Nextudio, con la direzione di Marco Rontini, la sceneggiatura di Giovanni Bondi e la regia di Umberto Santos.
Quindi il saluto finale del sindaco, con la voce incrinata dall’emozione anche per la presenza fra il pubblico della moglie Erica, dei figli Emma e Niccolò e dei genitori.
Infine brindisi, abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle. E il futuro? “Il sindaco è il lavoro più bello del mondo, avrei fatto volentieri un terzo mandato ma la legge non lo consente – ha detto Casini -. In questi anni ho fatto molta esperienza, mi piacerebbe poter continuare a metterla a disposizione di cittadini e istituzioni. Comunque – ha aggiunto con un sorriso – mio padre mi ricorda che abbiamo quattro ettari di terra…”. Firenze lo aspetta, in quale ruolo lo vedremo presto.