
Parte lunedì mattina l’operazione per ridurre il rischio allagamenti a Grassina. Il cantiere sarà aperto all’interno del giardino della scuola d’infanzia Masi, a Bubè, dove passa il tombamento del fosso delle Fonti, protagonista di esondazioni. Lo ha annunciato il sindaco Francesco Pignotti, ieri sera, durante un incontro con i cittadini della zona di via Pian di Grassina, particolarmente colpiti dagli allagamenti durante il nubifragio della scorsa settimana.
Come aveva annunciato nell’intervista a QuiAntella (vedi), il sindaco ha utilizzato la procedura straordinaria della “somma urgenza” per avviare i lavori immediatamente, senza dover ricorrere alla gara d’appalto che avrebbe comportato tempi lunghi. Per finanziare l’intervento si ricorrerà all’avanzo di amministrazione. “Questo comporterà delle rinunce ad altre cosa, faremo meno nuove asfaltature”, ha ammesso con franchezza Pignotti.

All’incontro, nei locali della scuola Masi, al quale hanno partecipato una sessantina di cittadini, arrabbiati per l’accaduto e preoccupati per il futuro, l’Amministrazione comunale si è presentata in forze, a testimonianza dell’attenzione per il problema. Oltre al sindaco, erano presente il vicesindaco Conti, gli assessori Frezzi, Petruzzi e Baragli; il capo di gabinetto Ciprianetti; gli ingegneri Focardi (grandi opere), Cipriani (lavori pubblici), Iacopozzi (ambiente); il responsabile della protezione civile Fanfani. Presente anche la consigliera comunale Sonia Redini.

I lavori su fosso delle Fonti prevedono un parziale stombamento per sostituire la conduttura attuale con una di maggiori dimensioni, fino alla confluenza con il collettore che poi scarica le acque nel Grassina. Il cantiere all’interno del giardino della scuola sarà allestito già da domani dalla ditta Rosi Leopoldo (la stessa che sta realizzando la Variante di Grassina), che si è resa disponibile ad intervenire immediatamente. Garantita la massima attenzione all’allestimento del cantiere per garantire la convivenza nella massima sicurezza con i piccoli alunni della scuola.

“Ora la portata del tratto tombato del fosso delle Fonti – ha spiegato l’ingegner Focardi – è di circa tre metri cubi d’acqua al secondo. Dopo l’intervento salirà a nove, anche se abbiamo calcolato che il carico massimo di acqua portato dal torrente in caso di forte pioggia potrebbe arrivare fino a 15 metri cubi. Comunque triplichiamo la portata attuale”.

“I lavori comporteranno dei disagi – ha detto il sindaco – ma sono inevitabili se si vuole abbassare il rischio di nuovi allagamenti. So che ci sono molti altri interventi da fare nel nostro territorio. Il Comune, però, non ha né la competenza, che spetta al Consorzio di bonifica, né le risorse, che devono arrivare dalla Regione, per affrontarli tutti e subito. Intanto cominciamo da qui”.
I lavori sul fosso delle Fonti costituiscono la prima mossa di un’operazione più ampia che prevede il coinvolgimento del Consorzio di bonifica, per la progettazione esecutiva, e la Regione, per ottenere il finanziamento di una vasca di laminazione a monte dell’abitato, capace di regimare i flussi di piena del corso d’acqua. Un intervento di ripulitura del sedime è già stato effettuato nel fosso di Montauto, altro responsabile degli allagamenti della zona, per aumentarne la sezione idraulica. Inoltre saranno intensificati i controlli sui terreni privati non mantenuti in violazione al nuovo regolamento di Polizia rurale.