“Suo figlio ha investito una persona, ora è trattenuto in questura. Però se lei paga lo mettono in libertà”: sostanzialemnte è questo che si è sentita dire una signora 86enne di Grassina. Ovviamente era tutto falso. Si trattava di una scusa, usata spesso, per farsi consegnare del denaro sfruttando il momento di sconcerto e disorientamento della vittima.
I truffatori avrebbero anche fatto parlare la donna al telefono con uuna voce maschile che a lei è sembrata essere quella del figlio. Dopidiché la donna ha consegnato ai malfattori denaro e alcuni gioielli. Solo in un secondo momento si è resa conto di essere stata raggirata e ha denunciato tutto ai carabinieri della stazione di Grassina che ora stanno indagando sull’episodio.