Lo storico murales sulla parete della Casa del popolo di Grassina, lungo il camminamento riaperto un paio di anni fa, torna a splendere, anche se solo a metà. Il murales fu realizzato, in occasione del 25 aprile del 1975, dalla Brigata Rodolfo Boschi (giovane studente ucciso dalla polizia in via Nazionale a Firenze il 18 aprile 1975) formata da giovani della Fgci (Federazione giovanile comunista italiana) di Grassina e dintorni.
“Lo stile del murales fu influenzato da quello dei pittori cileni”, dice Susanna Guidotti (sorella di Valentina, vicepresidente della Cdp), una dei militanti della Fgci che lo realizzarono e che oggi, domenica 9 maggio, è tornata con alcuni compagni “diversamente giovani” con la missione di restaurare quello che è diventato un simbolo di Grassina.
Nel luglio scorso, parte del murales fu oscurato da una decorazione in acciaio corten che l’Amministrazione comunale fece installare per abbellire il camminamento, con risultato quanto meno discutibile. Forse per farsi perdonare lo scempio, Il Comune ha finanziato l’acquisto di vernici e pennelli per l’opera di restauro.
Così stamani di buonora, alcuni di coloro che 46 anni fa crearono il murales sono saliti nuovamente su scale e trabattelli, supportati da qualche figlio, per ravvivare i colori e ripassare i contorni. Purtroppo il corten copre tutta la fascia bassa del murales, quindi a tornare a splendere sarà soltato la parte attualmente visibile. “La speranza – dice Susanna Guidotti – è che si possa liberare completamente l’affresco. Noi saremo pronti per completare l’opera”.