E sulle note di “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù” di Raffalella Carrà scatta anche l’immancabile trenino che caratterizza ogni festa. Sì, ieri sera l’ormai ex Hub vaccinale di Grassina (la grande sala all’interno della Casa del Popolo) si è rasformato in discoteca per la serata dedicata a festeggiare i volontari che da maggio alla fine di ottobre hanno effettuato quasi 85mila vaccinazioni.
Prima la cena, poi i ringraziamenti e la consegna di targhe ricordo, infine la musica e un ballo quasi liberatorio in una sala multicolore: l’arancione delle monture della Fratellanza popolare di Grassina, il giallo/azzurro della Misericordia di Antella, il rosso della Croce Rossa di Bagno a Ripoli.
Sono state queste tre associazioni il motore dell’Hub con il contributo di tante altre associazioni del territorio (11 in totale), insieme a medici, infermieri, protezione civile, Asl, Comune di Bagno a Ripoli, Società della salute e Cdp. “Insieme abbiamo fatto la differenza”, ha detto Michele Cotugno, presidente della Fratellanza; “Abbiamo dato un contributo fattivo a mettere un freno alla pademia”, ha aggiunto Francesco Pasquinucci, presidente della Cri; “Ci è stato chiesto qualcosa di nuovo che non avevamo mai fatto: abbiamo dimostrato che il volontariato quando si rimbocca le maniche sa fare tutto e sa farlo bene”, ha concluso Paolo Nencioni, governatore della Misericordia.
Davanti al numero 84.724 (il totale delle vaccinazioni), composto da palloncini, come per le feste di compleanno, il sindaco Francesco Casini ha ringraziato tutti coloro che hanno compiuto l’impresa: “La prima volta che abbiamo pensato che la Casa del Popolo di Grassina poteva essere il luogo adatto per ospitare un Hub vaccinale era il 29 aprile. L’8 maggio, nemmeno 10 giorni dopo, l’Hub apriva le sue porte e in 5 mesi ha somministrato quasi 85mila vaccini a persone di tutta la Toscana. Ad aprile a Bagno a Ripoli contammo 225 positivi e 5 decessi. Il mese di ottobre si è chiuso con 12 positivi e una media di vaccinati del 90% tra gli over 12. Credo che i numeri parlino da soli dell’importanza di questa grande campagna vaccinale e del ruolo fondamentale dell’Hub di Grassina per realizzarla. È stato bellissimo vedere tutto l’impegno che in pochi giorni ha permesso di creare tutto questo, la voglia di superare insieme le difficoltà che non sono state poche, e l’impressione di lavorare per qualcosa di davvero importante che potesse aiutare tutta la nostra popolazione nella lotta al Covid. A nome di tutta la nostra comunità ho consegnato loro un riconoscimento che vuole essere più che altro un ricordo di questa missione ‘quasi impossibile’ che invece – tutti insieme – abbiamo compiuto. Grazie di cuore”.