Un’ambulanza completamente attrezzata, un veicolo per il trasporto dei disabili, un’auto per i servizi sociali ed un’altra per i servizi infermieristici a domicilio: la Fratellanza popolare di Grassina cala un poker di nuovi mezzi che potenziano la propria “flotta” di soccorso.
Ieri pomeriggio, nel piazzale dell’associazione, benedizione, da parte di don Alfonso, e “varo” dei nuovi veicoli tutti dedicati “Ai volontari di ieri, di oggi e di domani”. “Questi mezzi ci aiuteranno ad essere più vicini alle persone – dice il presidente Michele Cotugno – Vogliamo portare a domicilio il servizio di medicazioni e di fisioterapia. Sarà una proiezione fuori dalla nostra sede dell’attività del poliambulatorio. Ma oltre ai mezzi occorrono i volontari. Al momento siamo in 120, ma due anni fa, prima del Covid, eravamo 180. Dobbiamo tornare a quei livelli per garantire tutti i servizi al meglio. Il mio è un appello alla popolazione: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Alla festa della Fratellanza popolare di Grassina hanno partecipato i rappresentanti di numerose associazioni con le quali c’è collaborazione. Cotugno ha ricordato il trentennale dell’accordo di turnazione sul territorio con la Misericordia dell’Antella e la Croce Rossa di Bagno a Ripoli. “Siamo uno sgabello con tre gambre – ha ricordato Cotugno, citando Gastaldo Brac, storico presidente della Fratellanza – Se ne manca una l’organizzazione non sta in piedi”.
E per suggellare questa alleanza ha coinvolto il presidente della Cri ripolese, Francesco Pasquinucci, e il vicegovernatore della Misericordia, Jacopo Bonciani, nel taglio dei nastri dei nuovi automezzi. Il comune era rappresentato dall’assessora al sociale Eleonora Francois, un taglio del nastro anche per lei. Mentre per la Fratellanza, le forbici per inaugurare la nuova ambulanza sono state affidate a Martina, la più giovane fra i volontari dell’associazione. Presente all’evento anche una delegazione dei Carbinieri della stazione di Grassina oltre a numerose associazioni: dalla Pubblica assistenza di San Polo, col presidente Paolo Michelotti, a Pontassieve, dall’Humanitas di Scandicci alla Vab.