La Casa del Popolo di Grassina ha un nuovo presidente. Come anticipato da QuiAntella (vedi articolo) il consiglio direttivo ha scelto nella sua prima riunione, ieri sera, Vanni Materassi, 38 anni, nato in via di Belmonte ma grassinese di adozione. Materassi, che succede a Francesca Chiavacci, è anche uno degli animatori della comunità Mondeggi bene comune. Attualmente vive nella colonica occupata a Cuculia. Lavora a Grassina come educatore con adolescenti e soggetti psichiatrici. Collabora con la Fratellanza popolare di Grassina nella gestione della case del “dopo di noi”; si occupa anche di agricoltura sociale con la Cooperativa Fontenuova. Da alcuni anni, con altri esponenti di Mondeggi bene comune, è attivo come volontario alla Casa del Popolo di cui ora è diventato presidente.
Le altre cariche: vice presidente Erika Cicali, segretaria Martina Martignoni, vice segretario Lorenzo Boccaccini, tesoriera Noemi Righeschi.
Materassi, perchè hanno scelto te come presidente?
“Nessuno dei consiglieri uscenti voleva l’incarico. Una commissione ha avviato le consultazioni allargando il campo dei possibili candidati, hanno fatto anche il mio nome e io ho dato la disponibilità. Ma mi sento quasi un ‘prestanome’, nel senso sulla mia scelta ha pesato il progetto e le persone che sono entrate con me nel nuovo consiglio direttivo. Io da solo non avrei mai accettato. Qualcuno doveva prendersi la responsabilità di fare il presidente ma siamo tutti alla pari”.
Tutti presidenti, insomma…
“Sì, si. Se funzionasse così sarebbe un successo”.
Qual è il vostro programma come di “squadra di presidenti”?
“Lavorare per addizione non per sottrazione. Non vogliamo prendere il posto a nessuno. Noi vogliamo essere una risorsa, un enzima nella ‘reazione chimica’ Casa del Popolo e aggiungere la nostra esperienza a quella di chi c’è già stato senza cancellare niente”.
In cosa consisterà il vostro contributo?
“Vogliamo coinvolgere tutti i ragazzini che frequentano la Casa del Popolo: devono essere visti come una risorsa non come una minaccia. Ci teniamo, inoltre, a ricreare un senso di appartenenza territoriale. La gente di Grassina e di tutto il comune deve poter vedere la Casa del Popolo come un posto dove fare attività per bambini, culturali, ricreative, sociali e così via”.
Qualche iniziativa?
“La modalità di lavoro che ci siamo dati. Ora siamo in una fase di ascolto per capire dove siamo arrivati. Come prima cosa affronteremo la programmazione del Bagno Balena, poi passeremo alle problematiche e all’uso degli spazi interni”.
CI sarà una collaborazione con Mondeggi bene comune?
“Alcuni di noi fanno parte dell’esperienza di Mondeggi (9 su 16 componenti del consiglio direttivo ndr) e non la lasceranno. Nella gestione assembleare, porteranno una parte di Mondeggi qui dentro. Sono due percorsi paralleli però separati”.
Hai avuto reazioni dai presidenti delle altre Case del Popolo del territorio? E’ ipotizzabile una collaborazione?
“Ho incontrato per caso alcuni consiglieri del Crc Antella, mi hanno detto che sono contenti del percorso che stiamo facendo. Creare collaborazioni con altri circoli Arci fa parte delle nostre intenzioni”.