
Si sono iniziati stamani i lavori di stombamento della parte finale del fosso delle Fonti, “colpevole” degli allagamenti del 14 marzo scorso e dell’agosto 2022.

Il sindaco Francesco Pignotti lo aveva annunciato giovedì all’assemblea con i cittadini di Bubè e via Pian di Grassina. Di primo mattino si è presentato sul cantiere per verificare di persona l’avvio dei lavori: “Via il cemento, il fosso sarà riportato alla luce per quel tratto – spiega il sindaco -: in questo modo riusciremo a triplicarne il carico d’acqua. La riduzione del rischio idraulico sarà una priorità di questo nostro mandato. Abbiamo iniziato con i lavori all’Antella. A Grassina da oggi un nuovo tassello per mantenere, un passo alla volta, l’impegno preso con i cittadini”.

Gli operai della Rosi Leopoldo hanno cominciato a demolire la copertura del corso d’acqua che ne imbriglia la portata fino a provocarne l’esondazione in caso di notevole quantità di pioggia. Inevitabilmente il cantiere si è “mangiato” una porzione del giardino della scuola d’infanzia Masi.
L’obiettivo dichiarato dai tecnici del Comune è di elevare l’attuale portata del fosso tombato da 3 a 9 metri cubi al secondo, una volta ripristinato il corso a cielo aperto.

I lavori prevedono lo stombamento del fosso per una cinquantina di metri. Questo comporterà anche l’abbattimento di cinque alberi che si trovano proprio sopra il percorso sotterraneo. Alberi che – assicura il sindaco – saranno subito ripiantati.
Per poter partire subito con l’intervento, saltando la gara d’appalto che avrebbe comportato tempi lunghi, il sindaco si è avvalso della “somma urgenza”. Una procedura speciale che prevede la possibilità di affidare a chiamata diretta lavori necessari per la sicurezza dei cittadini, come in questo caso.