Settantacinque posti di lavoro a rischio. Settantacinque famiglie col fiato sospeso (che diventano oltre cento se si considera l’indotto). E’ la condizione dei lavoratori del cementificio ex Sacci, ora Buzzi Uncem, di Testi, nel comune di Greve in Chianti. L’azienda da mesi ha chiuso la produzione dirottando i clienti su altri stabilimenti di sua proprietà, mettendo i dipendenti del cementificio in cassa integrazione. Una situazione che si trascina ormai da tempo senza una prospettiva di riapertura dell’impianto.
Oggi una delegazione degli operai ha montato un banchino al mercato di Grassina per raccogliere le firme dei cittadini che solidarizzano con la loro lotta e chiedono alla proprietà di rivedere la propria posizione di intransigenza. A portare l’appoggio dell’Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli alla casua dei lavoratori ex Sacci, si sono presentati il sindaco Francesco Casini, il presidente del consiglio comunale Francesco Conti, gli assessori Pignotti e Cellini e le consigliere comunali Sandra Mazzi e Patrizia Mondini.