E se il monumento alla lavandaia cambiasse posto? L’idea di sposate la scultura dell’artista Silvano Porcinai, inaugurata nel marzo del 2009, sta circolando da un po’ in Comune.
La statua in bronzo a grandezza naturale, che rappresenta una lavandaia nell’atto di sciacquare i panni, è diventata il simbolo della frazione. Attualmente è in un angolo di piazza Umberto I, a sinistra della facciata della Casa del popolo. L’idea sarebbe di lasciarla sempre in piazza Umberto I, dandole però una maggiore visibilità.
La nuova sistemazione sarebbe al centro della piccola aiuola, recentemente ristrutturata, quasi di fronte all’edicola. Il monumento alla lavandaia si affaccerebbe così direttamente sulla Chiantigiana, visibile non solo ai grassinesi ma per tutti coloro che attraversano il paesi diretti verso il Chianti o da quelle zone verso Firenze. Il sindaco Casini sta accarezzando questa idea da tempo, non ci sono ostacoli tecnici allo smontaggio del monumento e alla sua riproposizione nell’aiuola, già fornita di tubazioni per l’acqua. L’unico vero problema è quello economico: trasferire la lavandaia avrebbe un costo non indifferente e anche se le casse del Comune sono abbastanza floride in questo momento, ogni spesa va ponderata bene. E i grassinesi che ne pensano?