Dopo un acceso dibattito e una votazione sofferta (50 a favore, 37 contrari, 3 astenuti) i soci della Casa del popolo di Grassina hanno approvato la cessione al Comune di Bagno a Ripoli dei circa 2.000 metri quadri del giardino tra il parcheggio e l’Ema. Accettata quindi l’offerta fatta dall’Amministrazione comunale di acquisto dell’area per 30mila euro. I grassinesi avranno così il loro giardino a ridosso dell’abitato, visto che l’ampia zona verde tra via IV agosto e la scuola Marconi nonè mai stata considerata sufficientemente vicina.
A questo punto partirà la procedura burocratica per formalizzare l’acquisto. Poi il Comune attuerà il proprio progetto che prevede un investimento di circa
130mila euro per la sistemazione della zona. Entro l’anno saranno sostituiti tutti i giochi, con particolare attenzione alle norme di sicurezza, e ristrutturato il giardino. Nel bilancio comunale sono già stati stanziati 90mila euro. Per l’anno prossimo è prevista la ricostruzione del pallaio con copertura (era una condizione posta dalla Cdp per la cessione dei giardini) per un costo di 40mila euro.
Altri 40mila euro saranno impiegati (soprattutto per lo spostamento dei sottoservizi) al fine di un nuovo posizionamento dei banchi del mercato, alcuni dei quali
verranno avvicinati alla Casa del popolo, dove attualmente c’è l'”appendice” del parcheggio. Questo intervento prenderà il via nel 2017.
Il Comune ha ottenuto anche la possibilità di riaprire il collegamento fra piazza Umberto I e la zona giardini-parcheggio, oggi chiuso da un cancello. Modi e tempi di apertura verranno prossimamente concordati con il consiglio direttivo della Cdp.
Resta, al momento, solo un’idea la possibilità che il Comune acquisisca l’area del campo sportivo (andrà prima di tutto trovato un accordo col Grassina che dovrebbe giocare sul campo di Ponte a Niccheri) e quella (di proprietà privata) che costeggia la pista ciclabile per la realizzazione di un grande parco urbano attrezzato a servizio della più popolosa delle frazioni del comune.
Purtroppo è successo quello che non doveva succedere, ha vinto la proposta del comune, e va bene. Ma ha perso la casa del popolo, il corpo sociale è spaccato,50 favorevoli e 37 contrari con 3 astenuti. Tra l’altro non tutti i consiglieri della casa del popolo erano presenti. Il presidente non è riuscito a presentare una proposta su cui far confluire la quasi unanimità dei soci. peccato ha perso un occasione su cui riflettere. Ora andiamo avanti. Cerchiamo di stare vicino alla casa del popolo e vediamo anche di ‘cambiare verso’!!! Visto che va di moda
Credo che la funzione sociale che svolge la Casa del Popolo trovi nella proposta del Comune un rafforzamento, nella ampliata possibilità data ai cittadini di vivere i suoi spazi. Non penso quindi che si possa parlare di una sconfitta dell’Associazione nell’accettare la proposta dell’Amministrazione comunale, quanto piuttosto la consapevolezza di dover svolgere un ruolo più incisivo nella vita di Grassina, compensando gli errori urbanistici del passato. Resta la spaccatura verificatasi al momento della votazione, dove il sentimento di appartenenza di chi ha votato contro, in alcuni interventi, ha forse fatto aggio su una più pacata riflessione. Si apre ora una fase importante nel raggiungimento di una convenzione col Comune, che garantisca alla Casa del Popolo il pieno riconoscimento delle sue prerogative.
Belle parole!!! Di fatto il corpo sociale è diviso. Un presidente dovrebbe lavorare e tutelare gli interessi per l’associazione che è chiamato a presiedere. Quando i risultati sono questi, ripeto, la maggioranza ha vinto, ma il presidente DEVE riflettere su come è arrivato a questa conclusione.
La sconfitta, per chi non avesse capito è la divisione tra i soci della casa del popolo avvenuta semplicemente su un voto imposto su una proposta unica e non articolata. L’interesse della casa del popolo è evidente che sia il ruolo sociale che svolge. Sul proprio terreno i giardini ci sono sempre stati e utilizzati da tutti i bambini di Grassina, così come il mercato settimanale del venerdì. E voglio sottolineare che il Parcheggio scambiatore di Grassina, insiste sul terreno della Casa del Popolo. E non facciamo un elenco che tutti conosciamo. Il problema nasce solo ed esclusivamente su quando e come gestire il passaggio tra Piazza Umberto I e i giardini/mercato. E’ stato presentato un documento che era un out out ‘o si fa così o non sui fa niente’ . La proposta non è un ricatto, come qualcuno ha sostenuto, ma non è certo un modo democratico di affrontare il problema.
È’ difficile avere una visione prospettica e imparziale su quello che sarà davvero l’interesse della Casa del Popolo alla luce dei cambiamenti che stanno travolgendo l’associazionismo. Certo trovo ingiusti e presupponenti certi attacchi portati al Consiglio da alcuni soci che non si sono mai prestati a quell’opera di volontariato di cui l’Associazione ha veramente bisogno.
Il Presidente dell’Assemblea è stato giustamente sollecitato a far rispettare l’art 100 dello Statuto – Hanno diritto al voto i Soci che siano in pari con le quote sociali ed iscritti da almeno un anno. Mirato ad una nuova socia, una ragazza giovane che mi è sembrata preparata e mossa da “buona volontà”, mentre ha volutamente ignorato l’art. 93 – Hanno diritto di intervenire all’Assemblea tutti i Soci che sono in pari col pagamento delle quote sociali. Permettendo la presenza alla stessa del Presidente del Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli non socio della Casa del Popolo.e presidente dimissionario dell!Acli di grassina, con il mio massimo rispetto per tale associazione .
Ricordo anche che in sede di votazione, quando non sono più ammessi interventi, ha dato la parola ad un socio che ha dato una sua interpretazione sullo svolgimento della stessa non permettendo la votazione di una mozione che era già stata accettata.
Sono certo che, pur nella sua predisposizione al “cupio dissolvi”, l’amico Rosauro sia alieno dal pensare che in qualche modo si sia voluta pilotare l’assemblea. Credo però che l’animosità che si è manifestata sabato in alcuni interventi e nel dibattito a seguire, ci stia allontanando dal vero nocciolo della questione: quale futuro attende la Casa del Popolo e quali scelte siamo chiamati a mettere in campo per preservarne la vita e l’attività. E’ indubbio che tutti noi, a partire dal Consiglio e dal Presidente, si sia mossi dal fermo desiderio di garantire all’Associazione le più solide basi future ed è naturale che ciascuno possa nutrire aspettative diverse, che da una parte e dall’altra potranno esser solo validate alla prova dei fatti. Certo è che la Casa del Popolo, per sua fortuna o sfortuna, occupa una posizione chiave sul territorio grassinese e già fornisce servizi essenziali alla cittadinanza (parcheggio, mercato ecc.). Resta da vedere se e come in futuro potranno esser utilizzati gli ulteriori spazi, trovando un punto d’equilibrio tra la funzione sociale della Casa del Popolo e la sua identità storica. Siamo tutti chiamati a un confronto con un’ottica di lungo periodo, nel tentativo di ritrovare una posizione unitaria che consenta di stabilire un dialogo paritario con l’Amministrazione Comunale.
E continui con le “belle parole”. Letteralmente, infatti, cupio dissolvi significa «desidero ardentemente essere sciolto (dal “corpo”) – cioè morire.
Personalmente mi tocco. Per questo mi sono permesso di tradurre in grassinese il tuo “cupio dissolvi”, e cercare di spiegare agli amici che hanno tempo e voglia di sapere quel che è successo realmente a Grassina. Non rispondi agli appunti che specificatamente ho fatto, tra l’altro hai dato la parola per tre volte al presidente della Casa del Popolo che per TRE volte nel corso dell’assemblea, ha tirato le conclusioni, ribadendo che o si accetta la proposta del Comune o non si fa nulla. Mentre forse sarebbe stato opportuno discutere e votare la mozione presentata e l’assemblea avrebbe potuto esprimersi unitariamente manifestando una posizione propria. Lo scopo del Presidente è quello di cercare una sintesi per unire non per dividere, e se dividi, come è successo non hai raggiunto lo scopo.
Vedo che il nostro dibattito è di scarso interesse, non sollevando altre prese di posizione, e quindi penso che sarebbe meglio chiuderla qui. Ho evitato di scendere nei dettagli, ritenendo che le questioni generali e soprattutto di più lunga visione avessero la precedenza su attacchi o critiche personali, ma dal momento che insisti… Il presidente della Casa del Popolo è stato costretto a intervenire a seguito di alcuni interventi all’interno dei quali erano state fatte dichiarazioni palesemente inesatte e che rischiavano di fuorviare i successivi. Tutt’altro quindi che tirare le conclusioni. Ha dovuto puntualizzare quale era stata la proposta del Comune, che non prevedeva uno spacchettamento al suo interno. L’intervento, infine, del revisore dei conti della CdP, che ha fatto presente in modo chiaro che una mozione alternativa all’ordine del giorno presentato dal Consiglio non può essere messa in votazione se non inserita preventivamente nell’OdG stesso, non è avvenuta non in sede di votazione, ma a livello preliminare mentre si stava discutendo sulla possibilità di sottoporla al voto dell’Assemblea. Infine, per non tediare ulteriormente i pochi che hanno seguito questo scambio di opinioni, ti invito, se lo riterrai opportuno, a confrontare in altra sede le nostre vedute.
Bravo Rosauro…tutto vero il signor Olschki non vorrà mica dire che non ha visto il signor Conti Francesco presente alla riunione? Visto che lui stesso ha chiesto le tessere pure a I miei amici….una bella farsa…e poi che centra se un socio nuovo e non ha fatto niente di volontariato ,allora se la pensa così. ..non ascolti mezzo consiglio…vaia vaia
Ed aggiungo c’era lui a pulire i giardini con i genitori mesi fa? Ma di cosa parla? C era lui a verniciare i.muri Dell acli ? Se lo faccia raccontare dal.suo amico conti…giudicare senza conoscere le persone e facile!