Un “mailbombing”, cioè un bombardamento di email, sul sindaco Casini. Lo hanno lanciato, per il prossimo 4 marzo, gli studenti della scuola media Redi allo scopo di richiamare l’attenzione sui lavori fermi da tempo. In effetti da mesi, a causa dell’intervento per l’adeguamento sismico, la scuola Redi si presenta come una struttura bombardata, con gli studenti costretti a fare lezione in spazi strettissimi.
Così il consigli degli studenti ha deciso di dare una smossa all’ambiente con una lettera aperta, il cui testo è stato affidato alla redazione del giornalino scolastico, inviata alla preside Maria Luisa Rainaldi, agli insegnanti, ai genitori, al presidente e ai membri del Consiglio di istituto, “perché sembra che a nessuno interessi della nostra scuola”. “Ad oggi, infatti, la Redi si presenta come un cantiere aperto e, almeno all’apparenza, abbandonato da metà novembre – si legge nella lettera – Questa situazione certamente avrà delle ripercussioni anche sui prossimi studenti in arrivo. La nostra comunità scolastica, consapevole della necessità dell’intervento, sta facendo molti sforzi per convivere nella ristrettezza di gli spazi. Ci è stata promessa dal sindaco in persona una scuola non solo più sicura, ma anche rinnovata nella sua struttura e dotata di un aula magna, ma ad oggi tutto ci sembra fermo. Il Consiglio degli studenti ha così deciso di utilizzare lo slogan #vivalaredi per riportare l’opinione pubblica ad interessarsi della nostra scuola. Vi chiediamo di aiutarci inviando al sindaco una email con #vivalaredi il giorno 4 marzo 2019 per sollecitare l’Amministrazione a concludere i lavori per restituirci finalmente la scuola il prossimo settembre”. La lettera porta la firma di Luna Rapezzi, sindaca degli studenti, Gianni Bozzi, vicesindaco degli stuidenti, e Alessia Prunecchi, segretaria degli studenti.
Immediata l’adesione all’iniziativa da parte della preside: “Lo scopo di un’istituzione scolastica – scrive la professoressa Rainaldi in una lettera di risposta agli studenti, ma inviata anche al sindaco Casini – è quello sì educativo e formativo, ma soprattutto siamo chiamati ad aiutare voi giovani generazioni a costruire la visione del proprio futuro. Mi chiedo quindi con rammarico quale visione si possa mai maturare quando la giornata scolastica è trascorsa in un edificio mezzo demolito? Il mondo adulto dovrebbe ampliare gli orizzonti non costringerli in uno spazio ridotto e sovraffollato. Non ci sono responsabili per questa situazione, le cose sono andate così per una serie di circostanze. Ora però non ci sono più alibi, penso che noi tutti non possiamo più rimanere inerti e penso sia giusto fare quanto è in nostro potere per restituire dignità allo spazio in cui ogni giorno formiamo le vostre conscienze e le vostre competenze”.
Piena adesione al “bombardamento via web” anche dal corpo docente della scuola. Ad assicurare la condivisione dell’iniziativa la vicepreside, professoressa Silvia Zuffanelli, che a nome degli insegnanti della Redi ha inviato una lettera di risposta ai ragazzi (recapitata anche al sindaco). “Siamo fieri ed orgogliosi di raccogliere la vostra richiesta – scrive la professoressa Zuffanelli – e ci fa tanto piacere che il vostro pensiero sia rivolto ad una questione che riguarda non solo voi, ma anche le prossime leve scolastiche… Sicuramente il 4 marzo saremo al vostro fianco inviando le nostre mail con #wlaredi. Ci auguriamo come voi di vedere preso conclusi i lavori e di godere degli interventi di miglioramento promessi”.