L’ultima seduta della Commissione speciale sulla Terza corsia autostradale (martedì scorso 26 gennaio), alla quale hanno partecipato in forze i tecnici di Autostrade, il sindaco Casini e l’assessore Frezzi, ha permesso di avere alcuni chiarimenti importanti. La lente di ingrandimento era puntata sul progetto di rimodellamento delle aree a nord e a sud della curva (nella foto) che, venendo da Firenze, introduce alla galleria di San Donato. Si tratta di un’area di circa 20 ettari che sarà completamente ridisegnata con terre di scavo provenienti dai lavori per la terza corsia (vedi articoli precedenti 1 – 2 – 3 – 4).
Ecco ciò che è emerso nella riunione, conviene prendere nota (io l’ho fatto) a futura memoria:
I tempi
Il sindaco Casini ha affermato di aver ricevuto il nuovo progetto di Autostrade solo il 4 dicembre, di essere rimasto colpito dal particolare impatto, di aver chiesto delucidazioni e modifiche per una maggiore tutela ambientale.
La commissione paesaggio ha dato una serie di prescrizioni restrittive sulla base delle quali Autostrade ha rivisto il progetto.
Il progetto iniziale risale al 2004 ha ottenuto due Via (Valutazione di impatto ambientale), l’ultima nel gennaio del 2015, con giudizio positivo di compatibilità ambientale.
La pubblicazione del progetto definitivo presentato alla Conferenza dei servizi è dell’ottobre 2015.
Le terre di scavo
L’area in questione sarà rimodellata portando un milione di metri cubi di terra dagli sbancamenti esterni dei lavori per la terza corsia e 200mila metri cubi provenienti dalla scavo della nuova galleria di San Donato.
Tutta l’area è considerata una pertinenza autostradale, un’area funzionale all’autostrada, quindi non ad uso pubblico. E’ questa destinazione che permette l’uso di terre di scavo classificate in tabella B (uso commerciale e industriale), anziché in tabella A (verde pubblico, privato e residenziale).
Proprio perché zona interdetta all’accesso del pubblico dovrà essere completamente recintata. Qualora si riscontri la possibilità di scaricare tutto o in parte terre di scavo classificate in tabella A potrà essere valutata una parziale apertura al pubblico.
Rischio inquinamento
In base ad una prescrizione del ministero dell’Ambiente, tutti i mezzi usati per il movimento terra useranno oli vegetali per evitare inquinamento da sversamenti.
Secondo Autostrade non c’è alcun rischio che il percolato delle terre di scavo usate per rimodellare la zona possa inquinare le falde acquifere, perché il terreno riportato sarà “costipato”, ovvero pressato in modo tale da diventare impermeabile. Al di sopra di questa crosta sarà versata terra buona (tabella A) per uno spessore di almeno 80 centimetri, sulla quale sarà ripiantata l’attuale vegetazione.
Lavori e compensazioni
La modifica del raggio della curva prima della galleria è stata chiesta dall’Anas per avere una minore incidentalità.
Non sono previsti altri interventi compensativi per la zona, oltre a quelli già concordati (viabilità davanti ospedale dell’Annunziata, galleria dell’Antella). La sistemazione ambientale prevista viene ritenuta da Autostrade già un vantaggio per la comunità. Tuttavia potrebbero essere valutati interventi che siano funzionali anche per Autostrade (un miglioramento dello svincolo di Firenze sud, per esempio).
L’avvio dei lavori del Lotto 1 (tratto che interessa Ponte a Ema, Ponte a Niccheri e Antella) è vincolato all’approvazione del progetto esecutivo del Lotto 2 (galleria San Donato) da parte della Conferenza dei servizi. Infatti la terra degli sbancamenti nel tratto tra Firenze Sud e la galleria, servirà per il rimodellamento dei due lati della curva in questione. Prima di avere la necessità di scaricare lì le terre di scavo il cantiere del Lotto 1 ha un’autonomia di un anno.