Mettersi nei panni delle persone con disabilità. Sperimentare sulla propria pelle gli ostacoli che ogni giorno si trovano ad affrontare negli spostamenti lungo le strade cittadine. Tra barriere architettoniche e varia inciviltà, dalle auto parcheggiate sulle strisce e le biciclette allucchettate sui marciapiedi, agli escrementi di cane non raccolti. È l’obiettivo del Marciapiede didattico, una struttura modulare in legno che riproduce nel piccolo le difficoltà di un normale percorso cittadino. Un progetto ideato dall’associazione Adra per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della disabilità, che sta facendo tappa nelle scuole di tutta Italia.
Stamani il Marciapiede didattico è approdato alla scuola secondaria di primo grado “Francesco Redi” di Ponte a Niccheri. Vi resterà per due settimane, dando modo a tutte le ragazze e ai ragazzi di cimentarsi nel percorso utilizzando una sedia a rotelle, una benda sugli occhi e un approccio verbale sulle difficoltà di percezione causate dall’autismo.
Una iniziativa promossa dalla scuola insieme all’associazione “La Rosa dei venti” presieduta da Valentina Spinelli e all’associazione Adra, presente con il direttore nazionale Dag Pontvik e un team di esperti che guideranno i ragazzi con lezioni teoriche e pratiche, con il supporto di una psicologa e la collaborazione delle associazioni di volontariato del territorio: Croce Rossa di Bagno a Ripoli, Croce d’oro di Ponte a Ema, Misericordia di Antella e Fratellanza Popolare di Grassina. Una sinergia, quella tra la Rosa dei Venti e Adra, nata in occasione della manifestazione Playable (rappresentata stamani da Noemi Salvati) ospitata nel maggio scorso a Firenze. Ad accogliere la prima classe alle prese con le sfide del Marciapiede didattico, la II A, accanto alla vicepreside della Redi, Silvia Zuffanelli, presenti stamani anche il sindaco Francesco Casini e gli assessori alla scuola e al sociale, Francesco Pignotti e Eleonora François.
“Negli ultimi 4 anni il nostro comune ha investito circa 800mila euro per abbattere le barriere architettoniche sul territorio rendere più accessibili strade ed edifici – ha affermato il sindaco -. Non basta. Le deiezioni dei cani abbandonate in giro, il bauletto dello scooter o la bici che invadono il marciapiede: per le persone con disabilità anche questi comportamenti possono costituire un ostacolo insormontabile. Grazie alla scuola e alle associazioni come Adra, la Rosa dei Venti e il volontariato del territorio, sempre presente, che ci aiutano a creare una comunità consapevole partendo dai più giovani. L’inciviltà è la prima barriera e si abbatte con l’educazione”.