Un rumeno armato di coltello e mazza ferrata, un albanese immigrato irregolare, un cingalese ladro di vino, un italiano ubriaco alla guida: i quattro sono finiti della “rete” che i Carabinieri della stazione di Grassina, guidati dal maresciallo Andrea Esposito, con l’appoggio e il coordinamento della Compagnia Oltrarno, comandata dal capitano Michele Maselli, hanno teso nel periodo delle festività pasquali nel territorio di Bagno a Ripoli. Si è trattato di servizi straordinari di prevenzione e sicurezza, rivolta soprattutto nei confronti di cittadini stranieri. Al termine dell’operazione, con controlli alla circolazione stradale e nei confronti di circoli ricreativi, internet point, phone center e strutture ricettive, sono state denunciate quattro persone per vari reati:
- un 28enne albanese, K.K., pregiudicato, è stato deferito per molteplici violazioni alla legge sull’immigrazione (sprovvisto di documenti e più volte colpito da ordine di espulsione, cui non ha mai ottemperato e quindi provvedimento ineseguito);
- un 37enne rumeno, I.F., è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 20 cm con nove cm di lama e soprattutto con una mazza di ferro la cui conformazione (cm 67 di lunghezza con due denti in cima) non lascia dubbi sul suo utilizzo quale strumento di offesa, motivo per cui anch’egli è stato denunciato in stato di libertà per possesso ingiustificato di oggetto atto ad offendere;
- un 37enne cingalese, A.R.P., collaboratore domestico è stato denunciato per furto aggravato: approfittando della fiducia della propria datrice di lavoro si era impossessato di numerose bottiglie di superalcoolici e vino pregiato e, senza la autorizzazione della stessa e approfittando della sua assenza, aveva utilizzato la sua autovettura in più circostanze per motivi personali;
- un 26enne italiano, B.M., è stato trovato alla guida dell’autovettura del padre con tasso alcoolemico pari a 1,08 gr/l; patente di guida ritirata e trasmessa alla Prefettura di Firenze e veicolo affidato ad un amico giunto sul posto: per questo sarà denunciato e rischia, oltre alla pena dell’ammenda (da 800 a 3.200 euro) e dell’arresto fino a sei mesi, anche la sospensione della patente da sei mesi ad un anno.
Nel corso dei servizi sono stati controllati 93 mezzi, 160 persone (di cui 50 straniere), due circoli ricreativi, un internet point e tre money transfer.