Una farfalla gialla sulle vetrine dei negozi di Grassina: così il Comitato Grassina e le sue botteghe, ha deciso di celebrare domani, mercoledì 27 gennaio, il Giorno della Memoria.
“Abbiamo voluto ricordare i bambini di Terezin ed il loro sacrificio”, dice la presidente del Comitato, Marianna Cellai.
Il ghetto di Terezin durante la seconda guerra mondiale fu il maggiore campo di concentramento sul territorio della Cecoslovacchia. Fra i prigionieri ci furono all’incirca 15.000 bambini, compresi i neonati. Erano in prevalenza figli degli ebrei cechi deportati a Terezin. La maggior parte di loro morì nel corso nel 1944 nelle camere a gas di Auschwitz.
“La farfalla” è una poesia di Pavel Friedman, morto ad Auschwitz, uno dei tanti bambini rinchiusi nel ghetto. Questo il testo che da oggi è esposto sull’aiuola in piazza Umberto I:
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.