La sua voce avvolgente ha riscaldato il Natale dell’Antella e potrebbe allietare la spensieratezza del Carnevale ormai alle porte (ci sono contatti col Comitato Vivere all’Antella). Lei è Vittoria Lottini, 22enne antellese, due occhi che sprigionano energia, un sorriso contagioso e un caleidoscopio di passioni: canto, scrittura, insegnamento.
Vittoria, sei affezionata all’Antella?
Certo, sono nata qui. Ma sono legata anche al Casentino, perché mia mamma è di Stia, e a Pomonte, piccolo paesino dell’Isola d’Elba, dove abbiamo una casa che comprò mio nonno Rolando Lottini, molto noto in zona per aver creato i campi da tennis dell’Antella. Ho frequentato la scuola materna e elementare della parrocchia, fatto le medie dai salesiani, e mi sono diplomata al liceo delle Scienze umane Machiavelli-Capponi. Ora studio formazione primaria all’università per fare la maestra, che è il sogno che avevo fin da bambina. Da cinque anni sono catechista alla parrocchia dell’Antella.
Tu hai due passioni: la musica e la scrittura.
In me c’è una componente artistica e una letteraria. E’ dal 2012 che faccio teatro-musical, però nel 2015 ho scritto un libro su Elisabetta di Baviera, la principessa Sissi. Mi piace studiare, leggere, approfondire, capire, indagare. Mi aveva colpito il personaggio di Sissi nel 2009 durante un viaggio a Vienna con i miei genitori. Avevo visto il film degli anni Cinquanta con Romy Schneider. Sembrava un personaggio fiabesco, qausi disneyano. Invece, documentandomi, ha scoperto che Sissi era anche una persona fragile, malata, molto particolare. Ho trovato analogie tra la personalità di Sissi e la mia.
Siete cresciute insieme.
Sì, mi ha accompagnato nell’adolescenza. E siccome ho sempre avuto la passione per la scrittura, nel 2015 ho deciso di scrivere una biografia su di lei.
E ora stai scrivendo qualcos’altro?
Sto lavorando a un saggio artistico-letterario. Mi piacciono le vicende di regine e principesse, sono un tipo romantico. Tuttavia leggo principalmente saggi. Mi piace capire.
Quale passione è nata prima tra canto e scrittura?
Prima la musica, almeno nella Vittoria che è uscita allo scoperto. Ho fatto il mio primo provino nel 2012 all’Accademia della musica. Cercavano persone per un musical con la regia di Federico Bellone. Mi hanno presa. Due serate al teatro Gldoni di Livorno sono state il mio debutto sul palcoscenico. Il musical è il genere musicale che più mi appassiona e nel quale mi sono esibita più spesso. Però ho studiato anche canto lirico con Ginko Yamada, la direttrice del Coro sociale di Grassina.
Qual è il tuo modello di cantante?
La mia preferita in assoluto è Elisa, la più completa perchè oltre a cantare, suona. Il mio proposito per il 2019 è imparare uno strumento. Tuttavia mi ispiro a Giorgia che a sua volta si ispira a Whitney Houston. Ma ancora di più mi rivedo in Arianna Bergamaschi, cantante che ha iniziato con i musical Disney. Mi sento vicina a lei come timbro di voe e storia.
A Natale ti sei esibita nella chiesa dell’Antella e in piazza Peruzzi con i canti di Natale accompagnata da un musicista.
La collaborazione con Emanuele Milli è nata nel maggio dell’anno scorso. Lui fa le seconde voci e suona, è bravissimo. A settembre abiamo iniziato a preparare il repertorio sul Natale. E, sempre insieme, ci siamo esibiti al Nabucco, un pub ristorante nella zona di piazza San Marco, con un repertorio pop e rock.
Se ti chiedessero di cantare un brano per dimostrare quanto vali, cosa sceglieresti?
Senza dubbio Memory, dal musical Cats, brano reso celebre da Barbra Streisand.
Quando canti cosa metti di tuo?
Tutta me stessa, la voce è quello che noi siamo. Sono determinata, forte, audace, mi metto in gioco, ma sono anche fragile e umile. Le mie emozioni passano attraverso l’uso della voce.
Usi il tuo abbigliamento per creare un personaggio?
No, no, solo io con la mia voce e la mia eleganza, nessuno sfarzo, porterei sempre i tacchi.
Quali programmi per i prossimi mesi?
Faccio parte dei “Messaggeri del mare” che testimonano in Italia l’amore per il mare. Dovrei cantare per loro a Genova, in aprile. Sempre ad aprile terrò un concerto alla Sala Esse dei salesiani. Ho un contatto col Comitato Vivere all’Antella per cantare in piazza durante il Carnevale. Sarà un programma molto disney, alla Cristina D’Avena come genere, soprattutto dedicato ai bambini.
Leggi nel futuro: ti vedi in cattedra di fronte ad una classe o sul palcoscenico di fronte ad un pubblico?
Io punto a laurearmi e fare l’insegnante, ma meglio essere flessibili. Vecchioni ha fatto il professore e il cantante. Voglio continuare a mettermi in gioco e realizzare i miei sogni anche come cantante e come scrittrice.