Gino Donè, nato a Monastier (Treviso) il 18 maggio 1924, deceduto a San Donà di Piave il 22 marzo 2008.
Cresciuto in una famiglia di braccianti, dopo l’annuncio dell’armistizio Gino non esitò a schierarsi. Il ragazzo, entrato nella Resistenza come partigiano della “Missione Nelson”, opererà sino alla fine della guerra, nell’area della laguna veneta. Dopo la Liberazione Doné si trasferisce prima in Canada poi a Cuba. L’isola caraibica è ancora sotto la dittatura di Fulgencio Batista. Quando Doné ha modo di conoscere Aleida March (che sarebbe diventata la seconda moglie di Che Guevara), lei parla dell’ex partigiano italiano ai rivoluzionari cubani. È così che Gino finirà per essere l’unico italiano che parteciperà, dopo aver operato nella Resistenza in Italia, anche alla Rivoluzione cubana. Imbarcato sul “Granma”, prenderà parte alla liberazione di Cuba dall’oppressione di Batista.