Già secchi molti alberi appena piantati lungo il tratto autostradale. La denuncia arriva da Arca (Associazione ripolese per la cultura dell’ambiente) che lo scorso 13 luglio ha segnalato il problema al Comune di Bagno a Ripoli.
“Come è noto, le piantumazioni di alberi, assieme alle barriere antirumore, sono una delle misure di mitigazione dell’impatto dell’autostrada più importanti e più attese dalla popolazione – scrive Arca -. Sappiamo tutti infatti quanto la vegetazione sia indispensabile per assorbire le sostanze inquinanti e per mitigare l’impatto acustico e visivo dell’autostrada”.
“La sola piantumazione, però, non basta per raggiungere questo scopo – continua l’associazione ambinetalista -; occorre infatti che gli alberi piantati ricevano una cura ed una manutenzione idonee per far sì che possano crescere sani e che possano in tal modo espletare la loro funzione. Visto che in questi anni abbiamo constatato più volte come nelle aree verdi del territorio di Bagno a Ripoli molti alberelli piantati sono seccati ai primi caldi estivi e più volte sono stati sostituiti, allontanando il momento in cui potremo avere alberi cresciuti, temiamo che ciò avvenga anche per le piantumazioni lungo l’autostrada, con il rischio di vanificare lo scopo di mitigarne l’impatto”.
“Non si può infatti accettare l’idea che per la ditta che si occupa della manutenzione del verde sia
sufficiente sostituire in continuazione gli alberi seccati per adempiere ai propri obblighi – aggiunge Arca -, magari perché ritenuto più conveniente della cura e manutenzione”.
“Abbiamo chiesto pertanto al Comune di Bagno a Ripoli – conclude l’associazione – che, nell’ambito dei suoi poteri di vigilanza e controllo sui lavori della terza corsia autostradale, intervenga presso la società Autostrade e la ditta incaricata della piantumazione e della manutenzione degli alberi, affinché: gli alberi seccati siano integralmente sostituiti, non appena la stagione lo consentirà; siano adottate misure atte ad assicurare che tutti gli alberi siano sottoposti ad idonea cura e manutenzione per garantirne l’attecchimento, poiché essiccamenti e sostituzioni devono essere l’eccezione e non la regola”.