Galline, pavoni, anatre torturate e uccise in modo brutale e truculento, senza un motivo se non quello di godere della sofferenza dei poveri animali. Sta accadendo in un terreno lungo via del Carota, sopra Ponte a Ema, a due passi dall’Oratorio di Santa Caterina.
La denuncia arriva da Flavio, che usa il terreno in questione (circa un ettaro di estensione, completamente recintato) per allevare animali da cortile e coltivare l’orto.
La prima incursione, forzando e scavalcando la recinzione, è avvenuta il 29 settembre scorso. Il giorno successivo Flavio, a cui il terreno è affidato in comodato, ha presentato regolare denuncia alla stazione Carabinieri di Bagno a Ripoli. Ma, nonostante una intensificazione dei controlli in zona da parte delle forze dell’ordine, le azioni teppistiche sono continuate nei giorni successivi. L’ultima sabato scorso.
“Ho trovato alcuni animali uccisi in modo barbaro – racconta Flavio -. Galline affogate nei bidoni di raccolta dell’acqua piovana, una era appesa al ramo di un albero, un’altra uccisa con un paio di forbici lasciate conficcate nel cadavere. Ad oggi è stata soppressa in modo truce almeno una dozzina di animali tra pavoni, polli e anatre”.
Abitanti della zona hanno riferito di aver visto alcuni ragazzi intrufolarsi nel campo e rincorrere gli animali per colpirli con un frustino, prima di ucciderli come passatempo. Un passatempo criminale sul quale i carabinieri stanno indagando.
Questi vanno individuati e curati. E magari spiegargli cosa anno fatto.
no questi imbecilli vanno individuati puniti e mandati a lavori socialmente utili per un paio d’anni . Spiegare cosa ……. ?
Decisamente persone da curare. Quale frustrazione si può celare dietro questi atti? Allucinante, vanno individuati.