“Cosa diventerà Bagno a Ripoli?”, l’interrogativo se lo pongolo e lo allargano ai cittadini alcune associazioni ripolesi riguardo alle scelte del nuovo Piano Operativo che gli uffici comunali stanno predisponendo.
Gli indirizzi del Piano Operativo sono stati ampiamenti anticipati da QuiAntella nelle scorse settimane (vedi articoli).
Il 25 settembre, dalle 10 alle 19, al giardino I Ponti, ne dibatteranno con i cittadini Legambiente, Italia Nostra, Arca, Il Pianeta, Asd Piano Terra, Per una cittadinanza attiva, Potere al popolo, La Rete dei comitati per la difesa del territorio, Comitato amici di Mondeggi bene comune, Comiato di Vicchio e dintorni. Lo scopo è confrontarsi con i ripolesi e raccogliere indicazioni e suggerimenti da far pervenire all’Amministrazione comunale.
Intanto una delle associazioni ha diffuso una nota in cui delinea le proprie perplessità circa le indicazioni del Piano Operativo anticipate da QuiAntella e definite “preoccupanti”. Nella nota si contesta il consumo di suolo previsto che “da una stima, approssimata per difetto, si calcola qualcosa come 12 ettari di superficie in più ricoperta da nuove costruzioni”. “Più della metà di questa superficie – si aggiunge – interessa l’area del Pian di Ripoli, che vedrà saturare i terreni naturali rimasti liberi”.