Furti nelle chiese di Firenze, Bagno a Ripoli e altri comuni della provincia: un fermo e due denunce dei Carabinieri.
Il 23 aprile scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Oltrarno e della Stazione di Firenze Galluzzo, coadiuvati da personale del Nucleo Tpc di Firenze, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino fiorentino, classe ‘76, ritenuto responsabile di numerosi furti commessi, nell’arco delle ultime due settimane, all’interno di chiese dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Scandicci e Monte San Savino (Arezzo).
Le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Firenze Galluzzo, mediante la visione e l’analisi dei filmati di circuiti di videosorveglianza comunale e privata nei pressi della chiesa di San Felice a Ema, hanno consentito di identificare il fermato, riconosciuto successivamente dalla visione delle riprese dei furti eseguiti in altre sei chiese. Questo ha permesso di richiedere alla Procura della Repubblica di Firenze, che ha coordinato le indagini, un decreto di perquisizione personale e locale, finalizzato alla ricerca degli ogetti religiosi trafugati, tra cui statue, dipinti e candelabri.
Il 23 aprile, dopo aver individuato il luogo di attuale temporanea dimora del soggetto, i carabinieri dell’Oltrarno riuscivano a rinvenire numerosi oggetti sottratti ai luoghi di culto.
Le successive indagini portavano ad eseguire accertamenti su un soggetto rumeno, residente a Firenze, che – in base alle informazioni acquisite – avrebbe più volte svolto la funzione di ricettatore per conto dell’italiano fermato. Nel corso di ulteriore perquisizione eseguita presso l’abitazione di quest’ultimo, i militari trovavano un ingente quantitativo di beni di dubbia provenienza, tra oggetti sacri, statue, dipinti, tappeti e materiale di varia natura.
Tra questi venivano sicuramente identificati altri beni ritenuti rubati in alcune chiese fiorentine. Il restante materiale veniva sottoposto a sequestro penale.
Da ultimo, nel corso di quest’ultima perquisizione, i militari dell’Arma individuavano un terzo uomo, un rigattiere, che negli ultimi giorni avrebbe acquistato dal cittadino rumeno alcuni oggetti bottino dei furti compiuti dal fermato, per poterli poi piazzare sul mercato.
Al termine delle operazioni i carabinieri procedevano al fermo dell’uomo ritenuto responsabile dei furti, ritenendo concreto il pericolo di reiterazione del reato e di fuga, anche per la difficoltà di individuarne l’attuale luogo di dimora utilizzato e comunque temporaneo. Lo stesso, portato nel carcere di Sollicciano, veniva sottoposto ad interrogatorio di garanzia, all’esito del quale il Gip presso il Tribunale di Firenze emetteva a suo carico ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli altri due soggetti individuati venivano deferiti in stato di libertà per il reato di ricettazione.