Mondeggi bene comune prova il salto di qualità. Da occupanti illegali a “Comunità di Mondeggi”, figura giuridicamente riconoscibile secondo un interpretazione della Costituzione e alcune fonti giurisprudenziali. Il dettaglio “burocratico” non è di poco conto. Il maggiore ostacolo al dialogo tra gli occupanti delle coliniche di Cuculia e Conte Ranieri e di circa 80 ettari di terreni di proprietà della Città Metropolitana, è la condizione di “fuorilegge”. Una loro rappresnetanza, Roberto, Daniele e Omar, ha incontrato i giornalisti per presentare lo studio di alcuni giuristi che punta a superare questo stato di illegalità, citando esperienze come l’ex asilo Filangeri a Napoli e il Teatro Montevergini di Palermo. “E’ importante ricordare che la nostra azione di occupazione è nata per opporsi alla vendita della tenuta di Mondeggi – dicono i tre – e per proporre una gestione alternativa improntata più sull’utilità sociale del progetto che sulla veloce monetizzazione per questioni di bilancio”.
Nel corso di questi tre anni, che verranno festeggiati il prossimo fine settimana (30 giugno, 1 e 2 luglio), il presidio di Mondeggi bene comune si è ampliato da una quaratina di persone a circa 300. “I cittadini ci aiutano a custodire il territorio – dice Daniele – Portiamo avanti progetti di agricoltura contadina e allevamento di animali nel loro massimo rispetto. Non c’è solo l’aspetto economico: la nostra esperiena ha un valore sociale”.
Il pool di giuristi ha preparato una “Dichiarazione di uso civico” per la gestione di un bene comune che è stata inviata all’Amministrazione comunale (interlocutore territorialmente più vicino) e alla Città Metropolitana (come proprietà). Un lavoro di sette mesi che i mondeggini sperano “possa servire come grimaldello per aprire la porta del dialogo finora sempre rimasta chiusa”. In occasione della cena in piazza del sindaco Casini, alcuni giorni fa, c’è stato un contatto con gli assessori Frezzi e Cellini. “Abbiamo ribadito che costituirsi in associazione significherebbe esporre i rappresentati a pesanti ripercussioni legali per azioni compiute da tutta la comunità”. Sembra però emergere la possibilità di un incontro, in quale forma è ancora prematuro ipotizzarlo. E sul tavolo ci sarebbe anche una sorta di possibile compromesso: una parte dei terreni verrebbe gestita dalla Comunità di Mondeggi; un altra parte venduta all’asta insieme alla villa, come intende fare da sempre la Città Metropolitana.
Ottenuto il riconoscimento e una prospettiva temporale almeno di alcuni anni, gli occupanti di Mondeggi – così assicurano i loro rappresentanti – sarebbe in grado di fare investimenti per creare posti di lavoro, mettere in sicurezza i locali, rispettare le norme sul commercio. La “Dichiarazione di gestione civica di un bene comune” presentata oggi è solo il primo passo di un cammino normativo ancora impervio.
Ecco i principali appuntamenti del programma della tre giorni di festeggiamenti che trasformerà i campi intorno alla colonica Cuculia in un campeggio e l’aia in un’arena per dibattiti e spettacoli:
Venerdì 30 giugno – ore 22 – Teatro contadino libertario”.
Sabato 1 luglio – ore 10 – tavoli tematici: “Modalità di autogestione e sostenibilità dei progetti”, “Coinvolgimento del territorio e aggregazione dal basso”, “Rapporti con le istituzioni: tra dialogo e conflitto”. Ore 18 – Assemblea pubblica ai giardini della Resistenza di Antella: “Autogestione e usi civici: possibili alternative per salvaguardare i beni comuni”. Ore 22 – Musica dal vivo con Motociclica Tellaci e Italica
Domenica 2 luglio – ore 10 – Passeggiata conoscitiva storico-culturale del parco di Mondeggi.