I giardini della Resistenza, all’Antella, trasformati nel luogo di una tragedia: un gruppo di escursionisti travolti da una frana, numerosi feriti, un sepolto vivo, un principio di incendio. All’esercitazione di soccorso “Eppur si muove”, organizzata nell’ambito della “Festa del volontariato”, hanno partecipato Misericordia di Antella, Misericordia San Casciano, Misericordia Badia a Ripoli, Fratellanza Popolare Grassina, Vab Bagno a Ripoli, Croce Rossa Italiana comitato Bagno a Ripoli e Colline Fiorentine. Feriti truccati perfettamente con lacerazioni e escoriazioni, il “sepolto vivo” infilato sotto una catasta di legna e frasche, gli scampati alla frana che urlano e intralciano i soccorritori, i curiosi: uno scenario realistico e complesso con cui si sono dovuti misurare i volontari. I primi a entrare in campo sono stati quelli della Misericordia di Badia a Ripoli che, resisi conto della situazione, hanno chiamato rinforzi. In pochi minuti sono arrivai i mezzi delle altre associazioni. Poi un fumogeno ha simulato il principio di incendio scaturito da un braciere per il barbecue lasciato incustodito ed è entrata in azione anche una squadra della Vab.
Tutti i passaggi della simulazione, le tecniche usate, la padronanza della strumentazione, la capacità di fronteggiare la disperazione e il doloro (feriti e loro familiari hanno recitato da attori consumati) sono state seguite con attenzione da tre valutatori: l’infermiera Monica Babbini della Centrale operativa del 118, Caterina Benvenuti, formatrice della Misericordia di Antella, e Alessia Guarnaccia, psicologa. Dopo l’esercitazione debriefing nella sede della Misericordia di Antella per esaminare punto per punto eventuali errori commessi nell’operazione di “allenamento” allo scopo di migliorare gli interventi reali.