Solo il giardino dei Ponti a Bagno a Ripoli avrà il chiosco estivo dove prendere una bibita o una merenda. Il bando del Comune per l’assegnazione delle aree dove allestire un chiosco estivo è stato un flop. Una domanda per Bagno a Ripoli, nessuna per i giardini della Resistenza all’Antella e per il parco urbano di Grassina.
Il bando prevedeva che, oltre al chiosco per la somministrazione di bevande e alimenti, in cambio della concessione dell’area da giugno a settembre, l’aspirante gestore presentasse anche un programma di eventi culturali e ricreativi.
Alla data di scadenza del bando l’unica domanda arrivata sul tavolo dell’Amministrazione comunale è stata dell’Associazione “Giostra della Stella – Palio delle Contrade” interessata ai giardini di Bagno a Ripoli dove rivedremo I’Barroccio.
La cosa non mi meraviglia !
Premesso che quest’anno non ho letto nemmeno il bando io ero interessato lo scorso anno per il parco di Grassina.
Essendo veramente interessato mi ero rivolto al Comune per avere informazioni di dettaglio al fine di poter procedere.
Il bando recitava che era a carico del gestore vuotare la fossa biologica esistente per gli scarichi lavelli ecc.
La domanda posta a chi gestiva la cosa in Comune era la grandezza della fossa che è stata realizzata in occasione della realizzazione del Parco e mai utilizzata ; questo serviva a valutare i costi per la svuotatura e se effettuarla a fine stagione o ogni settinana ! Ci fu un notevole scarica barile interessando varie persone e non si arrivò a nessuna risposta in tempo utile per presentare la candidatura.
C’era inoltre qualche domanda relativa anche all’allaccio Enel e acqua che non ricordo nel dettaglio , ma che non ebbe risposta.
Ovviamente anche nel 2023 visto che non stava aderendo nessuno non si sono preoccupati di contattarmi e fornire le risposte a quanto richiesto nel 2022 !
Questo è lo stato dell’arte senza considerare il notevole costo del suolo pubblico richiesto nostante il bando 2022 recitasse ” il Comune mette a disposizione ” si disposizione ma a pagamento !
Ma allora, che senso ha prevedere nel nascituro parco della Pieve una struttura fissa fi ristoro?
Verrà costruita, come da progetto presentato e non verrà utilizzata.
Ma il parco sarà comunque sciupato nella sua naturalità.
Pensateci bene: negli attuali giardini, se il bando va deserto, non si fa il chiosco e ci rimane uno spiazzo vuoto; nel nuovo parco, se non si trova il gestore, la struttura c’è già e rimarrà abbandonata, costituendo un elemento di degrado.
Purtroppo, questa è la “riqualificazione” che ci propinano!
Se un’amministrazione ha piacere che durante il periodo estivo qualcuno animi i giardini delle tre frazioni più grandi, deve anche andare incontro a chi queste iniziative se le deve accollare quindi dovrebbe togliere almeno gli oneri relativi all’occupazione suolo pubblico, e pensare ad una sorta di contributo.
Molto interessante quello che scrive il Sig. Pisani.
Se non erro sono diversi anni che i posti non vengono assegnati e dovrebbe essere un campanello di allarme che qualcosa, nei bandi, non va.
Forse, si parte con le buone intenzioni ma le molte richieste, burocratiche e logistiche, talmente pesanti che, appunto, non si riesce ad assegnare i posti.
Peccato
Si condivido sulle buone intenzioni, sulla burocrazia e su quanto scrive Beatrice ma se non si danno risposte operative a chi è interessato è ovvio che il bando va deserto. Prima di aderire bisogna conoscere la totalità delle spese a cui si va incontro !