Firenze punta ad allargare i suoi confini e guarda a Bagno a Ripoli (ma non solo) per un’annessione clamorosa. L’idea di una fusione tra il capoluogo di regione ed uno (o più) dei comuni della cintura è stata ventilata sui giornali dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Ci sarebbero vantaggi economici per entrambi i comuni, previsti dalla legge sulle fusioni, e una razionalizzazione dei servizi. Per ora è solo un’idea, ma il Risiko in salsa fiorentina potrebbe anche concretizzarsi.
Cosa ne pensa il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini?
I rapporti fra i due comuni sono già molto stretti. Abbiamo tre frazioni in comproprietà: Sorgane, Ponte a Ema, Cascine del Riccio. Tanti nostri cittadini lavorano o studiano a Firenze e, viceversa, tanti fiorentini studiano al Volta Gobetti. Abbiamo l’ospedale di Ponte a Niccheri, punto di riferimento per tutta la zona sud est di Firenze, oltre che di Chianti e Valdarno. Quindi se ci fosse la volontà e la necessità di una “grande Firenze” dovremmo riflettere approfonditamente valutando pro e contro.
Uno studio non di poco conto.
Infatti la proposta al momento non mi sembra una priorità.
Secondo Nardella la fusione porterebbe come premio parecchi soldi ai due comuni.
I pro non possono certamente e soltanto essere il superamento del patto di stabilità, che peraltro il governo Renzi sta già predisponendo, ma dovrebbero essere rappresentati dalla possibilità di semplificare la vita dei cittadini e fornire migliori servizi alla comunità.
Addio Bagno a Ripoli?
Creare una grande Firenze non può limitarsi ad un semplice allargamento dei confini. Occorrerebbe la costruzione di un percorso coraggioso e innovativo. Una municipalità collettiva formata dai quartieri e dai comuni confinanti con ampia autonomia, risorse finanziarie e funzioni proprie che vadano oltre quelle delle attuali circoscrizioni.
Intanto vi accontentate di collaborare con i comuni vicini.
Insieme a Fiesole e Impruneta abbiamo già avviato da tempo la costruzione di una “Città delle colline” che punta sulle qualità culturali, ambientali, paesaggistiche ed economiche dei nostri territori. E insieme guardiamo anche a Firenze. Non c’è dubbio che lavorare coordinati e uniti è una caratteristica del nuovo corso di sindaci ed amministratori. Ma la bussola da seguire resta la capacità di fornire ai nostri cittadini servizi sempre migliori ed efficienti.
CERTO CHE NON SI SCOMPONE…. LUI VUOLE FARE IL SENATORE… COSA GLIENE FREGA DI BAGNO A RIPOLI….
Non condivido il commento “acido” qui sopra.
A me sono sembrate risposte sensate…
Non può essere solo una questione di soldi,ma deve portare un miglioramento per i suoi cittadini.
Non sono di Bagno a Ripoli, ma se lo fossi avrei apprezzato!