Giovani, giovanissimi (anche qualche bambino) e meno giovani: una folla variopinta ha dato vita, ieri sera venerdì 17 maggio, alla fiaccolata in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Un’iniziativa per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone omosessuali, bisex, transgender e intersex a cinquanta anni dai moti di Stonewall che segnarono la nascita del movimento internazionale LGBTQIA. Il corteo, composto da una settantina di persone, è partito dalla sede del Comune di Bagno a Ripoli, per l’occasione illuminato con i colori dell’arcobaleno, simbolo di pace e tolleranza.
Durante il percorso la fiaccolata ha fatto alcune soste per permettere ai rappresentanti di associazioni impegnate nella battaglia per i diritti degli omosessuali e, più in generale, delle persone discriminate per motivi sessuali, di illustrare la loro attività.
Guidata da Roberta Montanari, della Commissione pace e diritti del Comune, e dall’assessora Francesca Cellini, presenti anche i consiglieri comunali Andrea Bencini, Edoardo Ciprianetti e Sandra Baragli, la fiaccolata ha percorso via Pizzi, ha attraversato via Roma, fino ad arrivare in piazza della Pace, davanti al monumento di Marcello Guasti: da un arcobaleno, all’altro.
Qui il sindaco Francesco Casini ha scoperto una targa sulla quale si legge: “A 50 anni dai moti di Stonewall, inizio dei movimenti LGBT – Il Comune di Bagno a Ripoli contrasta omofobia, transfobia e ogni altra forma di discriminazione, nel rispetto dell’art.3 della nostra Costituzione – 17 maggio 2019”.