Come un presagio. L’ultimo dipinto di Fabio Sequi, il giovane grassinese che ha perso la vita poco più di un mese fa a San Vincenzo, per salvare due persone in difficoltà nel mare in burrasca (vedi articolo), raffigura un fondale marino. In alto la superficie dell’acqua, in basso la sabbia e gli anelli di una catena. Il quadro fa parte della mostra delle opere di Fabio che oggi pomeriggio sono state esposte nella sala Falcone e Borsellino del Palazzo Comunale.
Amici del giovane, conoscenti, colleghi e anche tanti cittadini hanno voluto rendere omaggio a Fabio Sequi, visitando l’esposizione. Un modo per stringersi ancora una volta ai genitori, il babbo Nedo, con al guinzaglio Sagoma, il cane a cui Fabio era legatissimo, e la mamma Luciana Bartolini. Ad accoglierli il sindaco Francesco Casini, il presidente del consiglio comunale Francesco Conti e alcuni assessori e consiglieri.
Nessun discorso, solo tanta commozione nel cercare di intravedere in ogni dipinto o nelle piccole sculture, gli aspetti della personalità artistica di Fabio. “Una passione per l’arte nata fin da bambino”, dice la mamma. C’è un quadro di suo figlio a cui è più affezionata? “Quello dove si vede il suo occhio, il suo sguardo riflesso in un pezzo di specchio… e l’autoritrattao insieme a Sagoma, a cui era tanto affezionato e che ora sta con noi”.