Inserita nei collegi di Camera e Senato ritenuti già in partenza fra i pochissimi blindati per la sinistra, Bagno a Ripoli non ha riservato colpi di scena, ma i risultati del voto offre qualche spunto di riflessione.
Il Pd, rispetto alle politiche del 2018, perde quasi otto punti percentuali, passando dal 42,63% al 34,78%, un’emorragia di 1.746 voti. Più che un crollo, una redistribuzione dei consensi all’interno dell’area politica. Il tandem Calenda-Renzi, non presente alle Politiche di cinque anni fa, ottiene il 14% circa. Una percentuale che può permettere agli esponenti ripolesi di bussare alla giunta del sindaco Casini, anche in vista delle elezioni Comunali della primavera 2024.
Notevole il boom di Fratelli d’Italia che quattro anni fa aveva ottenuto il 3,63% (572 voti) ed arriva al 19,4% (2.778 voti). Una crescita già registrata alle Regionali con il 10,18%, ma che ora è diventata imperiosa, soprattutto se si considera che localmente il partito di Giorgia Meloni non ha neanche un consigliere comunale (anche se probabilmente almeno uno degli attuali componenti del gruppo misto approderà lì) e non si hanno tracce di lavoro sul territorio.
Anche in questo caso appare chiaro un travaso di voti dalla Lega, passata dal boom delle Europee 2019 (20,59% a Bagno a Ripoli) all’attuale 3,83%. Alle Politiche del 2018 aveva ottenuto il 17,93%. Si dimezzano i consensi per Forza Italia che cala dal 7,91% al 3,66%, ma recupera qualcosa rispetto alle Regionali dello scorso anno (2,9%).
Resta ben lontano dai fasti delle precedenti Politiche il M5S, che nel 2018 aveva ottenuto il 18,36% e in queste elezioni si ferma all’8,09%. Comunque un recupero rispetto al misero 5,27% raccolto alle Regionali.
L’affluenza complessiva a Bagno a Ripoli è stata del 76,90% rispetto all’82,45% delle precedenti Politiche (14.320 votanti contro 15.776).
Per chi vuole consultare in dettaglio il voto a Bagno a Ripoli, ecco i link utili
Camera: il voto alle liste sezione per sezione
Camera: il voto ai candidati sezione per sezione