Gli ecocompattatori, macchine automatizzate, che consentono selezione e compattamento degli imballaggi in plastica (bottiglie, flaconi e altro) e dei contenitori in alluminio, sono già in funzione da tempo in comuni come Campi, Dicomano, Rufina. Presto potrebbero arrivare anche a Bagno a Ripoli. Lo ha detto l’assessore all’ambiente Enrico Minelli, rispondendo in Consiglio comunale ad una intterrogazione-sollecito della consigliera Sonia Redini (Cittadinanza attiva).
“Gli ecocompattatori – ha sostenuto Redini – sono strumenti, che permettono di affinare l’impegno quotidiano nella raccolta differenziata ed associano, al comportamento virtuoso del cittadino, un sistema premiante, visto che ogni conferimento può rilasciare degli ecopunti, che valgono come sconti nelle attività commerciali aderenti, incentivando così anche la fidelizzazione della clientela agli esercizi commerciali convenzionati locali”.
Il Comune di Bagno a Ripoli sta valutando l’ipotesi di installare alcuni ecocompattatori sul proprio territorio e per questo è in “trattativa” con Alia, il gestore della raccolta rifiuti. C’è da decidere chi comprerà i macchinari (costo dai 10mila ai 17mila euro a seconda della capienza) e chi ne curerà la manutenzione (il Comune vorrebbe lasciarla ad Alia). “Va scelto con cura quanti e dove metterli – ha detto l’assessore Minelli – Non devono sostituire la raccolta porta a porta del multimateriale, diventando i nuovi cassonetti. Anche perché si riempirebbero subito”.
Per quanto riguarda l’aspetto premiale nei confronti dell’utente che se ne serve, Minelli ha ipotizzato che vengano rilasciati punti da “spendere” non solo negli esercizi commerciali di zona: “Potrebbero essere sfruttati per l’acquisto di libri. Oppure potremmo metterli all’interno delle scuole per avere un forte impatto educativo. Ora però siamo concentrati sull’estensione del porta a porta a tutto il territorio comunale, una volta partito solleciteremo una risposta di Alia. L’idea è ottima ma va gestita bene”.