Bastano pochi accorgimenti per difendersi dai truffatori. Il problema è che questi individui sono dei professionisti che studiano il copione da recitare e i comportamenti delle vittime predestinate, e scelgono il momento migliore per colpire. Spesso a subire il raggiro sono gli anziani, ma anche i giovani possono cascarci.
Oggi pomeriggio, martedì 17 gennaio, il tema è stato al centro di un incontro organizzato dal Comune di Bagno a Ripoli al quale hanno partecipato i Carabinieri che hanno fornito consigli pratici e risposto alle domande di una trentina di anziani presenti nella sala del Consiglio comunale, Probabilmente molti altri hanno avuto più timore della temperatura rigida che di possibili truffe.
La “lezione” su come prevenire i raggiri è stata tenuta dal comandante della Compagnia Firenze Oltrarno, capitano Michele Maselli, presente anche il maresciallo Angelo Venura, comandante della stazione Carabinieri di Bagno a Ripoli. Ha introdotto l’incontro il sindaco Francesco Casini che ha sottolineato l’importanza dell’autotutela e dell’autoprevenzione.
Il capitano Maselli ha fornito informazioni e consigli di comportamento:
– i truffatori agiscono più frequentemente nelle ore in cui le vittime di solito sono impegnate, per esempio a preparare il pranzo o la cena, allo scopo di trovarle in un momento di scarsa attenzione;
– sono sempre di bella presenza, gentili e ben vestiti, ormai è frequente la presenza di donne;
– in caso si presenti alla porta personale apparentemente delle forze dell’ordine, chiamare il 112 o il 113 per verificarne l’autenticità prima di far entrare qualcuno in casa, costringere a qualche minuto di attesa non è un reato (ma attenzione che quando si effettua la chiamata la propria linea telefonica dia libero e non vi qualcuno già in collegamento per una chiamata precedente che simulerà di essere un carabiniere o un agente);
– lo stesso vale per sedicenti tecnici delle società di servizi (elettricità, acqua, telefono, gas);
– mai mandare i bambini ad aprire la porta;
– ricordarsi che nella legislazione italiana non esiste un caso in cui si deve sborsare denaro o preziosi per evitare l’arresto o ottenere il rilascio di qualcuno o integrare una polizza assicurativa per un incidente;
– nessun ente manda personale a casa per riscuotere pagamenti in contanti.
Ai presenti, fra i quali vi erano anche alcuni rappresentanti dell’Auser e dello Spi Cgil, è stato distribuito un pieghevole con sintetizzate le regole di prudenza da seguire.