“F” come Fornace, Factory, Fendi: ci piace il gioco della lettera, dicono i dirigenti del nuovo stabilimento di Bagno a Ripoli, in località Capannuccia, inaugurato stamani. Vi lavorano già 125 dipendenti, diventeranno 400 entro l’anno e in un futuro prossimo arriveranno a 700, spiega Giulia Celli, direttrice della “Factory”. La costruzione è in parte realizzata dentro la collina che da Capannuccia sale verso Mondeggi, i cui tetti sono coperti da cespugli di vegetazione che quasi la mimetizzano del tutto se vista dall’alto.
Uno stabilimeto “cattura luce”. Nostante i locali dove si progettano e producono borse e accessori si trovino sotto terra, l’illuminazione naturale vi entra con prepotenza dalle grandi aperture a pozzo previste dalla progettazione dello studio Piuarch di Milano. Le pareti verticali sono tutte in vetro, in modo da permettere la visione della campagna circostante. Lo stabilimento è dotato di un grande parcheggio interno per i dipendenti e di una mensa panoramica con vista sulle colline.
Al taglio del nastro hanno partecipato Antoine Arnault, image and environment Lvmh (la multinazionale del lusso proprietaria del marchio Fendi), Serge Brunschwig, amministratore delegato e presidente di Fendi, Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e uomo, il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, l’assessora del Comune di Firenze Sara Funaro.
“Bellissimo, sostenibile, frutto di una sinergia positiva tra pubblico e privato. Sarà un luogo di produzione ma anche di formazione per maestranze giovani e qualificate – commenta un soddisfatto sindaco Casini -. Un motore per l’economia e l’occupazione del territorio, nel rispetto del bellissimo paesaggio circostante, in un luogo che fino a poco tempo fa costituiva un problema ambientale, abbandonato e in balìa delle occupazioni. Insieme abbiamo trasformato una criticità di una straordinaria opportunità di eccellenza e di qualità. Noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio, quando Fendi, per problemi di spazio con lo stabilimento di Ponte a Ema, rischiava di allontanarsi dal nostro comune. Da sindaco, è un grandissimo orgoglio poter dare il benvenuto oggi al nuovo Fendi Factory di Capannuccia”.
Ecco cosa c’era prima del Fendi Factory tra ruderi dell’ex Fornace Brunelleschi (fra i quali nel 2014 si svolse un rave abusivo con migliaia di persone) e tettoie in amianto da bonificare.