Caso terza corsia e terre di scavo da “alloggiare” da qualche parte. Mi ci è voluto un po’ di tempo per trovare ciò che cercavo. Per un non tecnico non è facile districarsi tra leggi, regolamenti, allegati. Ma alla fine la tabella con i valori di concentrazione accettabile dei vari elementi nelle terre di scavo è saltata fuori. In estrema sintesi il tema, che ho illustrato in un post precedente (leggi qui), è questo: Autostrade ha mutato il progetto relativo alla costruzione della terza corsia prima dell’ingresso (andando verso Sud) della galleria di San Donato, prevedendo di utilizzare le terre di scavo per il rimodellamento della zona anziché stoccarle nell’ex fornace Montecchi a Rignano.
Il problema è che Autostrade vorrebbe scaricare terre classificate nella colonna B della tabella in questione. Ad uso, come me, di chi non ha conoscenze specifiche, ricordo che la classificazione A vale per terre utilizzabili per “verde pubblico, privato e residenziale”; la classificazione B vale per terre ad uso “commerciale e industriale”. Prendere in considerazione il quantitativo consentito di ogni elemento (complessivamente la tabella ne identifica quasi un centinaio – vedi tabella pubblicata in coda all’articolo), cioè quanti milligrammi per Kg, avrebbe scarso significato per chi, come me, non è un geologo o ha competenze chimiche specifiche. In questi casi ricorrere al raffronto può aiutare a capire.
Ho preso in considerazione alcuni elementi, che conosco come fortemente inquinanti, considerandone la presenza accettata in colonna B rispetto a quella in colonna A e ho ottenuto questo rapporto: arsenico, più del doppio; cadmio e mercurio: cinque volte tanto; piombo dieci volte; Benzene, 20 volte; idrocarburi, 25 volte; cloro metano, 50 volte; cianuri liberi, 100 volte. Messo così credo che il quadro sia più comprensibile.
Evocare una “terra dei fuochi” nostrana, come ha fatto superficialmente qualcuno, sostenendo che Autostrade può buttare in quella zona ciò che vuole, è un errore di informazione e anche tattico. Alzare un polverone con notizie gonfiate fa solo l’interesse di Autostrade che avrebbe buon gioco a dimostrare l’insussistenza dell’accusa. Non c’è alcun bisogno che la collina sia trasformata in discarica per essere preoccupati. I livelli di inquinanti concessi dalla colonna B bastano e avanzano per chiedere che non se ne faccia di niente. In fondo è la previsione di legge: la collina è verde pubblico e le terre di scavo che possono essere scaricate devono rientrare nei parametri della colonna A, senza deroghe. Tutto qui.
Caro Francesco, mi sembra che la “risoluzione” del problema da te prospettata sia abbastanza semplicistica. Per le terre come sai io avevo già detto in altro post su F.B., che era chiaro trattarsi di terre B, altrimenti perché l’Autostrade s.p.a. alias S.P.E.A. avrebbe recintato tutto e predisposto precauzioni tese ad evitare fuoriuscita di percolati. Mi sembra poi di capire che il Comune voglia far valere il vincolo paesaggistico per impedire lo stoccaggio? Anche questo abbastanza semplicistico dopo una VIA già rilasciata, se pure su un altro progetto di galleria. Ben inteso, io sono d’accordo su questi “paletti”, per i quali credo di essere sempre stato uno dei più assidui e pionieristici sostenitori (non solo per questioni autostradali), dubito che alla Autostrade basti questo per desistere. Comunque tutto può essere, anche se in casi simili si sta cercando di fare carte false pur di classificare terre di scavo come semplici scarti di lavorazione. Però, Francesco, la cosa che fin dall’inizio mi ha lasciato molto perplesso è proporci una scelta manifestamente irricevibile da tutti i punti di vista, senza neppure interessarci preventivamente di questo “scostamento”, non di poco, dal progetto iniziale. Scelta per altro strana, anche perché fine a se stessa. Mi spiego meglio: in altri casi si è cercato di riempire ex cave o altri siti da rimodellare (come inizialmente pensato con la ex fornace Montecchi) ma proporre una cosa simile a spregio di un paesaggio come quello, mi sembra chiaro sapessero che avremmo detto no senza mezzi termini! Ma allora mi viene da pensare: questa terza corsia la vogliono veramente fare o giochiamo a spararla più grossa per farsi dire di no senza dirlo loro?? Infine, Francesco, accettando come dici solo terre di colonna A, non vorrei che ce le facciano passare per tali e ci dimenticassimo che gli enormi volumi previsti produrrebbero comunque un enorme sconquasso paesaggistico e ambientale.