Non accenna a placarsi la polemica tra l’assessora alla scuola Annalisa Massari e il dirigente scolastico della media Redi, questa volta spalleggiato dal corpo docente. Una lettera pepata indirizzata all’assessora è stata sottoscritta da una trentina di insegnanti che denunciano “sconcerto” per le affermazioni rilasciate nell’intervista a QuiAntella (clicca qui per leggere l’articolo). Anche l’intervento del sindaco Francesco Casini, nel ruolo di paciere (clicca qui per leggere l’articolo), non è andato a buon fine. E’ evidente, dal tono della lettera all’assessora Massari, che gli insegnanti della Redi continuano a sentire l’Amministrazione comunale come ostile, anziché amica.
Ecco il testo della lettera.
Gent.ma Prof.ssa Annalisa Massari,
desideriamo esprimere il nostro sconcerto di fronte alle Sue recenti dichiarazioni in qualità di Assessore all’Istruzione del Comune di Bagno a Ripoli riportate sulla testata online QuiAntella.it. Tralasciando le questioni ampiamente dibattute relative alla inadeguatezza degli spazi necessari per la nostra Scuola – peraltro sotto gli occhi di tutti – intendiamo sottolineare un aspetto riguardante la nostra professionalità. Ci riferiamo alla Sua affermazione secondo cui l’affollamento, o per meglio dire, il forte aumento di studenti iscritti negli ultimi anni alla nostra Scuola sarebbe dovuto al fatto che essa si trova in posizione strategica e che la sezione musicale ha riscontrato un notevole successo presso l’utenza. A tale proposito vorremmo farLe notare che:
1. la Scuola Redi è sempre stata nella stessa posizione strategica fin dalla sua nascita; pur tuttavia nell’ultimo decennio l’aumento di iscritti è stato cospicuo;
2. tale aumento si è verificato malgrado una oggettiva decrescita demografica in atto a livello nazionale;
3. la sezione musicale non è stata una manna caduta dal cielo, ma un lungo e faticoso risultato ottenuto grazie all’impegno considerevole del Collegio dei Docenti e del Dirigente Scolastico Prof. Panti;
4. l’aumento degli iscritti è avvenuto nonostante una sofferta decisione per molti genitori, non unanimemente condivisa all’interno del Collegio Dei Docenti, ossia quella della riduzione dell’orario scolastico settimanale a cinque giorni;
5. ci piace infine pensare, con una punta d’orgoglio, che l’aumento degli iscritti possa essere stato determinato dal nostro lungo, impegnativo e paziente lavoro al fine di costruire una professionalità docente competente, aggiornata, aperta agli stimoli, alla riflessione e collaborazione con le altre istituzioni scolastiche del territorio.
Continuiamo altresì a credere nell’importanza dell’ascolto, del dialogo e del confronto con le diverse componenti dell’Istituzione Scuola: alunni, genitori, colleghi, amministratori e professionisti del settore, cercando sempre di tradurre nei fatti la parola “accoglienza”. Pertanto continueremo nel nostro impegno per una Scuola pluralista, democratica, tesa a garantire uno standard elevato, a sostenere i più svantaggiati e a premiare le eccellenze. Perché tale riteniamo debba essere una Scuola Pubblica.
I docenti della Scuola secondaria di primo grado “F.Redi”