Due sindaci per una frazione, che si sente trascurata. Ieri pomeriggio il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e quello di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, hanno incontrato gli abitanti di Ponte a Ema, al Circolo l’Unione, sui problemi della zona, divisa a metà fra le due amministrazioni. A introdurli l’ex presidente dell’Unione, figura storica di Ponte a Ema, Mario Orlandi, candidato nella lista Sinistra Civica che appoggia Casini. Insieme a lui anche il presidente uscente del Quartiere 3, Alfredo Esposito, e la candidata del Pd alla carica, Serena Perini.
“Questa è la campagna elettorale più difficile – ha esordito Nardella – Gli avversari sono organizzati e aggressivi. Salvini è venuto tre volte a Firenze”. Passando ai temi locali, Nardella ha indicato il progetto tramvia per Bagno a Ripoli come un’opportunità anche per Ponte a Ema: “Vi sarà una rete capillare di linee Ataf per collegare tutte le frazioni al capolinea e alla zona di viale Europa”. Sul tema della sicurezza ha annunciato che, grazie alle nuove assunzioni di vigili, vi sarà una pattuglia fissa nella frazione: “L’obiettivo e che tutti i cittadini possano avere una pattuglia della Polizia municipale a non più di dieci minuti di distanza”.
“I nostri programmi sono concreti, si basano sull’esperienza maturata in questi anni e sull’ascolto delle persone – ha aggiunto Casini – Occorre costruire una maggiore sinergia tra Firenze e i comuni dell’area circostante. In questa ottica Bagno a Ripoli e Firenze stanno lavorando insieme per la riorganizzazione dello svincolo di Ponte a Ema, con la realizzazione di una nuova rotatoria all’altezza di via Lungo l’Ema”. Nardella ha annunciato per oggi l’approvazione in giunta del progetto, entro l’anno l’affidamento dei lavori da completare nel 2020. Casini, che domani (venerdì 24 maggio) chiuderà la campagna elettorale con un brindisi al giardino dei Ponti a Bagno a Ripoli (ore 19), ha rivendicato la riqualificazione della zona di via Moro e via Longo e annunciato, se sarà rieletto, un’area cani per Ponte a Ema.
Dai cittadini presenti sono arrivate alcune osservazioni critiche che i due sindaci si sono annotate: il mancato rispetto degli orari da parte dell’Ataf, con il 31 e il 32 che spesso arrivano uno dietro l’altro anziché in modo scaglionato; la scarsa presenza dei sindaci nella frazione (“Non si può ricordarsi di Ponte a Ema solo a tre giorni dalla elezioni”); il problema dei rifiuti che da Grassina e Antella alcuni cittadini vengono a buttare a Ponte a Ema. Fibrillazioni di una frazione di frontiera che dipende da due sindaci ma, talvolta, sente di non averne nenache uno.