C’era Marco Carletti, combattivo segretario regionale della Fillea Cgil, “armato” di megafono. C’era la segretaria generale della Camera del lavoro di Firenze, Paola Galgani. C’erano gli esponenti di Potere al popolo e LeU, con in testa la consigliera regionale Serena Spinelli; la consigliera comunale Sandra Baragli e alcuni attivisti del Pd. Ma al presidio davanti alla Cipriani Serramenti, in via di Campigliano, per protestare contro tagli ai salari e ai diritti dei lavoratori, mancavano proprio i protagonisti della vertenza: gli operai. “Ci hanno telefonato dicendo che non se la sentono di uscire dallo stabilimento – ha spiegato Carletti – Hanno paura di ritorsioni, sono intimiditi dal comportamento della direzione aziendale”.
“La situazione di tensione si protrae da un po’ di tempo – racconta Milco Petrioli, da poco andato in pensione, ex membro della Rsu aziendale – Prima dell’ingresso del nuovo socio (il Gruppo66 di Fernando Tassi ndr), la Cipriani era un’azienda modello per i rapporti sindacali. Ora invece abbiamo avuto licenziamenti, taglio dell’integrativo, circa 300 euro, e della mensa, divieto di tenere l’assemblea all’interno dello stabilimento. Una situazione inaccettabile”.
Dall’Azienda nessuna reazione al presidio sindacale. I cancelli sono rimasti chiusi. Così come è stato rifiutato qualsiasi contatto con la stampa. Ora il sindacato assisterà i lavoratori interessati dai procedimenti di allontanamento e chiederà alla Regione di convocare le parti ad un tavolo.
Anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, costantemente informato dell’evolversi della situazione, si è offerto come mediatore per provare a ristabilire un clima di serenità in una delle aziende più antiche (è nata nel 1917) e importanti del territorio. “Siamo da sempre vicini ai lavoratori e in questo caso ai lavoratori della Cipriani Serramenti – afferma Casini -. Allo stesso tempo riconosciamo il fondamentale ruolo di impresa che qui a Bagno a Ripoli, ed anche in questo caso, coincide con aziende di alto livello. Per questo auspichiamo che riparta da subito un dialogo costruttivo tra le parti, siamo profondamente convinti che ci siano le basi per costruire velocemente un confronto. Come ho già avuto modo di dire personalmente ai lavoratori e ai loro rappresentanti, ci mettiamo a disposizione per svolgere un ruolo di mediazione e agevolare il confronto. Con l’obiettivo di conciliare le diverse posizioni e trovare una soluzione rapida e ragionevole nell’interesse di tutti”.