La parrocchia di Antella e Osteria Nuova si attende da società Autostrade un consistente indennizzo. Ora che i lavori a ridosso della chiesa di San Giorgio a Osteria Nuova, stanno per terminare, don Moreno Bucalossi, titolare della parrocchia dell’Antella nei cui confini rientra la chiesa di Osteria, è molto deciso nella richiesta. L’incontro che ha avuto alcuni giorni fa con i dirigenti di Autostrade, presente anche monsignor Marcello Caverni, vicario episcopale per l’economia dell’Arcidiocesi di Firenze, non ha soddisfatto i due prelati.
Don Moreno ricorda che per tre anni, a causa dei lavori per la terza corsia, non è stato possibile il pieno uso della chiesa, completamente transennata dentro e fuori; che il parroco di allora, don Daniel, fu costretto a lasciare la propria abitazione; che è stato impossibile usufruire dei vari locali della canonica di solito usati per le feste di compleanno dei bambini e altre iniziative analoghe.
Ma le rimostranze del parroco non si fermano al lato economico. C’è in ballo un impegno che, secondo don Moreno, Autostrade si era presa ma non pare intenzionata ad ottemperare: realizzare un piccolo parcheggio utile per chi si reca in chiesa e pure alla scuola di ballo lì vicino. In effetti un richiamo al parcheggio è stato fatto anche dal sindaco Casini nell’assemblea pubblica tenutasi proprio a Osteria Nuova martedì scorso (19 novembre). L’ingegner Baldeschi, responsabile per Autostrade del progetto terza corsia, presente alla serata, si era limitato ad ascoltare.
Anche l’altezza delle barriere fonoassorbenti, per gran parte opache, pare eccessiva al parroco. Lo sbarramento taglia in orizzontale la visuale dalle finestre della canonica che si affacciano sulla collina di Montisoni.
Infine ci sono i danni. Ancora da valutare le varie crepe nei muri della chiesa, sulle quali sono stati applicati dei fessurimetri per rilevarne l’eventuale evoluzione. Non ci sono, invece, dubbi sulla sostanziale distruzione della pavimentazione della piccola resede esterna alla chiesa sulla quale hanno fatto manovra decine di mezzi pesanti.
Insomma per don Moreno il comportamento di Autostrade è come uno schiaffo, ma lui non ha intenzione di porgere l’altra guancia.