Sul progetto del Brt (Bus Rapid Transit) (vedi articolo) riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento di Rosalba Lo Paro (coordinatrice della lista “Viva” di Greve in Chianti).
Abbiamo saputo dalla stampa locale dell’approvazione di un progetto importantissimo per i cittadini
di Greve in Chianti. Un progetto che vuol rivoluzionare il trasporto pubblico locale dopo 90 anni di Sita (poi autolinee Chianti Valdarno) ed un anno di un servizio traballante di Autolinee Toscane.
Da quando ci fu annunciato nel mese di novembre 2021 alla Casa del Popolo abbiamo più volte
espresso in Consiglio Comunale le nostre preoccupazioni e perplessità su un progetto che sembrava
più adatto alle presentazioni dei politici dei nostri giorni che alla concreta realtà: autobus elettrici lunghissimi sulle nostre difficili curve, fermate rare su un territorio popolato e con più direttrici, “rotture di carico” (ovvero discese da un mezzo per prenderne un altro) ma soprattutto tempi lunghissimi di percorrenza.
Alle critiche risponde Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere metropolitano delegato ai trasporti, ammettendo errori e necessità di approfondire e meglio precisare un progetto di massima “fatto in fretta e furia“ per attingere a finanziamenti regionali e nazionali.
Due domande a questo punto sorgono spontanee però:
a) il progetto è pur costato più di un milione di euro: non meritavano una maggiore attenzione i temi
sollevati dalle nostre interrogazioni e dalla discussione alla Casa del Popolo di Greve in Chianti nel novembre scorso?
b) il percorso del Brt attraversa tre Comuni, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli e Firenze ma il progetto è essenziale e vitale soprattutto per Greve in Chianti prevedendo anche numerosi interventi in termini di opere pubbliche da prevedere sul piano urbanistico: ma i nostri amministratori hanno partecipato alla elaborazione di questo progetto? Sono stati consultati? Oppure sono ancora a pensare alla circolare del Chianti che collega o forse collegava, Greve, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle?
Mentre tutti gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale sono alle prese con le difficoltà del nuovo gestore, che a volte fa rimpiangere la vecchia Sita, merita maggiore attenzione della politica locale un servizio come questo essenziale per gli studenti ed i lavoratori.
I biglietti non si trovano, i capolinea sono stati spostati in una terra di nessuno dove non ci sono punti di riferimento: se a questi disagi si aggiungono le disattenzioni di questo progetto ogni amministratore perde di ogni credibilità.
Per questo chiederemo una discussione specifica in un consiglio comunale aperto su questo tema.