La prima a sottoporsi al test rapido per verificare l’eventuale positività al Covid 19 è stata la vicepreside della scuola media Redi, professoressa Silvia Zuffanelli: “Ai ragazzi va dato l’esempio, per questo ho chiesto di essere la prima a fare il test davanti a loro”. Poi è iniziata la “processione” degli alunni della terza A e degli altri insegnanti.
Quasi trecento test rapidi effettuati in una sola mattina e nessun positivo. Si chiude con questo bilancio la giornata inaugurale dello screening di prevenzione contro il Covid-19 tra gli alunni delle scuole di Bagno a Ripoli. Il monitoraggio, promosso dal Comune e reso possibile grazie al fondamentale contributo della Fondazione CR Firenze, si è aperto nelle scuole medie “Francesco Redi” e “Francesco Granacci” (rispettivamente Istituto “Antonino Caponnetto” e Istituto “Teresa Mattei”) e nei prossimi giorni interesserà complessivamente 2.600 alunni e il personale scolastico.
Alla Redi il personale per effettuare i test è stato messo a disposizione dal Misericordia di Antella (fra i volontari il governatore Paolo Nencioni) e dalla Fratellanza popolare di Grassina. Alla media Granacci test a cura della sezione ripolese della Croce rossa italiana.
I primi test rapidi alla Redi sono stati un piccolo evento. Folla di giornalisti con telecamere e microfoni e presenza del presidente della Regione, Eugenio Giani, del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, dell’assessore alla scuola, Francesco Pignotti, soprattutto del presidente della Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori, che ha finanziato tutta l’operazione di screening (circa 2.600 test rapidi).
“Grazie alla Fondazione CR Firenze – ha commentato Giani – per il lavoro capillare che ha permesso di svolgere nelle scuole fiorentine, sostenendo la campagna di test rapidi anche a Bagno a Ripoli. Il tracciamento è il miglior anticorpo alla crescita del contagio. Poter testare i nostri ragazzi è la condizione fondamentale per tenere aperte le scuole. Per un Comune, interventi come questo nelle scuole, in un momento di emergenza sanitaria, sono un segno di buongoverno del territorio”.
“Abbiamo accolto con molto piacere – ha dichiarato Luigi Salvadori – la richiesta del sindaco Francesco Casini di poter effettuare lo screening nelle scuole del suo comune. Riteniamo questa operazione molto importante per poter avere in tempi rapidi un prezioso e utile spaccato sull’attuale diffusione del virus nella popolazione scolastica. Fino ad ora, come è stato annunciato al termine dei primi test nelle scuole fiorentine prima della pausa natalizia, il Covid sembra circolare in maniera assai limitata fra i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo livello, e questo è un dato molto significativo. Abbiamo anche riscontrato un grande favore per questo intervento sia da parte delle famiglie che dei docenti. Li ringraziamo per la collaborazione, come ringraziamo gli operatori sanitari, i volontari e tutto il personale delle scuole interessate’’.
“Un grazie di cuore agli alunni delle scuole medie Redi e Granacci – ha dichiarato Casini -. Sono stati bravissimi nell’affrontare questa piccola prova. In attesa del vaccino i test diagnostici rapidi sono l’arma migliore che abbiamo a disposizione per combattere la diffusione del Covid-19. Nel caso delle scuole, poi, sono ancora più importanti. Con questi test diamo il nostro contributo affinché tutta la comunità scolastica possa ripartire in sicurezza e in presenza. Un ringraziamento al presidente della Regione Eugenio Giani, presente per questo rientro a scuola così particolare, e al presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, per il fondamentale contributo che ha reso possibile lo screening. Da ultimo, ma non per importanza, la mia profonda gratitudine a tutti i volontari e agli operatori di Croce Rossa Italiana, Fratellanza Popolare di Grassina e Misericordia di Antella, al lavoro da stamani per effettuare i test e sempre presenti in questa emergenza”.
Soddisfazione e un ringraziamento al Comune per l’iniziativa è stata espressa dalla presidente del Consiglio di istituto, Olga Labonia.
Alla Redi nella sola mattinata di stamani sono stati effettuati 190 test: 130 ai ragazzi delle classi III e 60 ad adulti tra professori e personale tecnico-amministrativo. Tutti hanno dato esito negativo. I test si svolgono in un gazebo collocato all’esterno dell’edificio. Su oltre 480 studenti in totale, solo una trentina non ha dato il proprio consenso al test. Un tasso di adesione superiore al 90%, in linea con quello registrato alla scuola Granacci (che conta circa 400 studenti).
Qui, nei locali della palestra, stamani si sono sottoposti a tampone in 99, tra studenti delle classi III, insegnanti e personale Ata (tra cui la preside Amalia Bergamasco). Anche in questo caso, sono risultati tutti negativi. Dopo le terze, i tamponi interesseranno gli alunni di seconde e prime. Successivamente si passerà alle scuole primarie e, in ultima battuta all’infanzia, le cui modalità sono allo studio.
Alta adesione ai test anche alla media Granacci. Secondo la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Teresa Mattei, Amalia Bergamasco, la percentuale supera il 90 per cento sui circa 400 alunni e 50 tra docenti e personale tecnico amministrativo.
I test si svolgono su base volontaria e con il consenso dei genitori. Sono indolori, veloci ed esaustivi, in grado di rilevare a presenza del virus in soli 30 minuti. In caso di positività l’alunno sarà sottoposto anche al tampone molecolare per confermare il risultato e l’esito dello screening sarà comunicato all’Ufficio di Igiene pubblica della Asl per i provvedimenti di sua competenza.